Dall’incipit del libro:
Mentre che tutti gli altri stati d’Italia, traditi dai loro capi, saccheggiati dagli stranieri, spossati da lunga guerra, divisi da una mal intesa politica, e venduti dai loro alleati, si andavano, senza resistenza, assoggettando al giogo che loro dava Carlo V, la repubblica di Firenze apparecchiavasi, sebbene sola, a cadere coraggiosamente in nobile olocausto, piuttosto che rinunciare all’antica sua libertà . Depositaria di tutto lo splendore, di tutte le virtù, di tutto il sapere di quelle repubbliche de’ secoli di mezzo, tra le quali si era innalzata, e le quali tutte aveva superate in fama, in potenza, in ricchezze, dessa pareva ricuperare le antiche forze colla ricordanza della passata gloria; e se più non aveva speranza, se la sua resistenza non poteva essere coronata da felice avvenimento, non perciò si credeva meno obbligata a difendersi per l’onore delle sue rimembranze.
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