Leopold von Sacher-Masoch (Leopoli, 27 gennaio 1836 – Lindheim, 9 marzo 1895) è stato un giornalista, romanziere e scrittore austriaco di origini spagnole e ucraine.
Il termine “masochismo” deriva appunto da lui.
Laureato in giurisprudenza, fu anche narratore e autore di romanzi realistici di ambiente galiziano ed ebraico (L’ultimo re dei Magiari, 1867; Racconti galiziani, 1876; Storie di ebrei polacchi, 1886).
Sacher-Masoch deve la sua fama ai romanzi erotici (Venere in pelliccia, 1870; Le messaline di Vienna, 1874; Falso ermellino, 1873-1879; Donne crudeli, 1907 postumo), nei quali viene descritta la parafilia che gli fu tipica, e che Richard von Krafft-Ebing chiamò successivamente masochismo.
Venne ricoverato dalla moglie nel manicomio di Mannheim nel 1895, anno in cui viene annunciata la sua morte. Secondo alcuni studiosi, Leopold sarebbe invece deceduto nello stesso manicomio dieci anni più tardi.
La sua vita privata cominciò a essere conosciuta solo dopo la morte, quando Aurora von Rümelin (che sposò nel 1873 e che fu sua moglie per una decina d’anni) pubblicò (nel 1905) le proprie memorie sotto lo pseudonimo di Wanda von Sacher-Masoch: sono state tradotte da Adelphi col titolo Le mie confessioni.
Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Leopold_von_Sacher-Masoch
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Chiaro di luna
In questa novella, del 1868, è evidente lo schierarsi di Sacher-Masoch a fianco delle istanze di emancipazione femminile, osteggiate dai benpensanti, atteggiamento che è in linea col prendere sempre, come è proprio di quest'autore, la parte del più debole, sia l'ebreo, il contadino ruteno, la donna. - Don Giovanni di Kolomea
Questa è la novella di apertura, che segue il prologo, delle sei che formano il tema “Amore” all’interno del ciclo Il lascito di Caino. Fu composta “di getto” nel 1864 ed è in pratica l’opera prima di Sacher Masoch. Il successo che ebbe questa novella, pubblicata nel 1866 con prefazione di uno dei più noti e importanti scrittori austriaci di quel periodo, Ferdinand Kürnberger, indusse l’autore ad abbandonare la cattedra di storia austriaca all’università di Graz per dedicarsi alla letteratura. - Racconti galliziani