Dall’incipit del libro:
Avevo varcato di poco i sedici anni, e mi trovavo tuttora nel Co llegio Carmignani di Firenze. Non ero però menomamente travagliata dal desi derio di uscirne. Le nostre maestre erano eccellenti; nella mia qualità d’anziana, e soprattutto grazie al mio carattere piuttosto imperioso, che nulla aveva domato fino allora, avevo acquist ato un grande ascendente sulle mie compagne. Il nome della mia famiglia, appartenente alla più antica nobiltà senese, contribuiva anch’esso a vestirmi di un certo prestigio agli occhi loro: mi riconoscevano, si può, dire, come la loro sovrana, e bastava che proteggessi una delle piccole, perchè co stei venisse rispettata generalmente e ben veduta. Un mattino stavamo tutte radunate nel giar dino dopo l’asciolvere, e io avevo appunto esercitato la mia influenza a fa vore di una nuova venuta, bambina di dodici anni, la cui figura piuttosto disgraziata e malaticcia aveva prevenute tutte le più ardite contro di lei.


