Si ringrazia la Biblioteca del Museo del Risorgimento di Torino per avere fornito le scansioni dell’originale
Dall’incipit del libro:
L’epoca nostra è epoca di vitali questioni sociali; alcune vennero di già risolte dal progresso rapido dei tempi, altre restano tuttora avvolte tra le nebbie di un tempo che fu: fra queste, non ultima, stassi il matrimonio e il divorzio.
Non pertanto questa questione è entrata nel campo della discussione, ed un’idea che si discute non ha che percorrere la sua parabola, per essere vittoriosa. Filosofi e giureconsulti, romanzieri e poeti, ognuno per conto proprio si è gittato nella mischia e la lotta ferve seria ed accanita.
Mentre l’umanità attende l’ultimo verdetto dei tempi a cui si avvicinano i popoli, io, debole qual sono, credo mio debito, prendervi parte.
Come sempre, le mie idee non son nuove e rappresentano soltanto il risultato dei miei studii e delle mie convinzioni.
Espresse le medesime in queste poche pagine, senza il rigore scientifico, onde possano riuscir proficue alle masse, ho creduto cosa utile renderle di pubblica ragione.

