Dall’incipit del libro:
Per satisfar al debito de la servitù mia versso vostra celsitudine, principe serenissimo, et im parte a quello che io so esser desiderio suo, chomo zellante de il bene di questo illustrissimo stato, ritrovandomi io, Jacomo Contarini, fo de missier Zuane, al presente de ritorno da Constantinopoli, dove io son stato per assai buon spatio di tempo, et non possando, per la inconvallessentia mi atrovo de la mia persona, presa per li strachi del mio ca valchar, che non mi mancha la febre ogni terzo zorno, vegnir a li humillissimi piedi di vostra celsitudine, cho mo seria lo afectual mio desiderio, prima per fargli quel la debita reverentia, che si ricercha a la servitù mia, et observantia li porto, poi per explichar a quella il sucesso di le cosse per me vedute di quel gran signor turcho, et in che termini quel suo stado se ritruovi et governi, si chomo per il mio tristo ingiegno ho possuto veder et co niecturar, et che con ogni diligentia mia ho cerchato sempre de intender di tempo in tempo, mi ho proposto ne l’animo, per il meglio, quelle più diffuxa et distinta mente a me possibille scriver et destinar a vostra celsitu dine, et tanto più, quanto quel magnifico baylo si habia riportato assai a questa mia refferta.
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Coordinamento: Vittorio Volpi (Iseo). I volontari sono riuniti e coordinati mediante il gruppo “Sanuto elettronico”: http://it.groups.yahoo.com/group/sanuto/. L’edizione elettronica dei Diarii di Marino Sanudo è sostenuta dalla Comunità Montana di Valle Camonica, dal Consorzio BIM di Valle Camonica.

