Robert Alexander Schumann (Zwickau, Sassonia, 8 giugno 1810 – Endenich-Bonn, 29 luglio 1856).
Figlio di un ricco libraio ed editore, si appassionò durante la sua infanzia alla poesia ed alla musica, assecondato dal padre. Nel 1828, per soddisfare il desiderio della madre rimasta vedova, si iscrisse all’università di Lipsia per compiervi gli studi di diritto, continuando nonostante tutto a coltivare la propria passione per la musica.
Nel 1830, con il consenso della madre, divenne allievo di pianoforte di Friedrich Wieck, maestro assai celebre all’epoca e si dedicò interamente alla musica immergendosi subito in uno studio intenso per riguadagnare il tempo perso durante gli anni di università. Studiò intensamente Il clavicembalo ben temperato di Bach.
Schumann non poté coronare il sogno di diventare un grande pianista a causa di esperimenti insensati a cui si sottopose per perfezionare la sua tecnica pianistica durante l’inverno del 1831-1832 e che gli causarono la perdita dell’uso dell’anulare della mano destra. Schumann decise allora di dedicarsi alla composizione (nel 1831 appaiono le variazioni Abegg) che furono presto seguite da altri pezzi per pianoforte solo.
Introspettiva e spesso stravagante, la sua prima produzione è stata un tentativo di rompere con la tradizione delle forme e delle strutture classiche che riteneva troppo restrittive. Con le sue composizioni Schumann attrasse l’attenzione di molti e si trovò al centro di una cerchia di giovani musicisti e appassionati di musica.
Questo circolo, chiamato Lega di David, fondò nel 1834 la Neue Zeitschrift für Musik, rivista di progresso musicale tuttora pubblicata, destinata ad opporsi ai vecchi metodi di insegnamento che corrompevano il gusto e impedivano lo slancio dell’arte.
Tra il 1835 ed il 1844 Schumann redasse quasi da solo la rivista scrivendo un gran numero di articoli e studi, ma le sue prime composizioni non trovarono favore che nella cerchia degli amici, mentre per il grande pubblico risultavano troppo complesse. Innamoratosi della figlia del suo maestro, Clara Wieck (talentuosissima pianista e compositrice), chiese la sua mano ma Wieck si oppose al matrimonio con tutte le sue forze in quanto, pur riconoscendo l’immenso talento di Robert, ne vedeva anche lo scarso equilibrio mentale.
I due innamorati si sposarono solo nel 1840, nel giorno del ventunesimo compleanno di Clara. I primi anni di matrimonio furono felicissimi per Schumann, anni fecondi. Schumann, che fino ad allora si era dedicato unicamente alle composizioni per pianoforte, si dedicò alla composizione dapprima di Lieder poi di musica sinfonica e da camera.
Nel 1843 Felix Mendelssohn Bartholdy, che aveva fondato il conservatorio di Lipsia, chiamò Schumann per insegnarvi, cosa che fece per un anno, per poi dedicarsi a seguire la moglie in tournée in Russia e stabilirsi quindi a Dresda, per darsi totalmente alla composizione.
Nel 1847 assunse la direzione della Liedertafel, la locale società filarmonica, e nel 1848 fondò una società corale mista. Nel 1850 fu chiamato a Düsseldorf come direttore generale della musica: durante il soggiorno si aggravarono i sintomi della sua instabilità mentale già manifestati in precedenza, il suo stato divenne tale che dovette rassegnare le dimissioni e venne salvato da un tentativo di suicidio nel 1854. Internato nel manicomio di Endenich presso Bonn, si trascinò ancora per due anni, appena rischiarati da fuggevoli lampi di lucidità.
Note biografiche tratte da Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Schumann
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Arabeske und Blumenstück, Op. 18
- Carnaval, Op. 9
- Concerto per pianoforte e orchestra in La minore, Op. 54
Direttore: Antonio Pedrotti - Concerto per pianoforte e orchestra in La minore, Op. 54
Direttore: Victor De Sabata - Concerto per violino e orchestra in Re minore, WoO 23
- Davidsbündlertänze, Op. 6
- Dichterliebe, Op. 48
- Etudes Symphoniques, Op. 13
- Fantasia in Do maggiore, Op. 17
Iniziato nel 1836 e completato nel 1838, è uno dei brani più noti del compositore, insieme a Kreisleriana e Kinderszenen, e fa parte dell'inventario di base della letteratura pianistica romantica. - Fantasiestücke, Op. 12
Fantasiestücke, Op. 12, è un insieme di otto pezzi per pianoforte, composto nel 1837. Il titolo si ispira alla raccolta di novelle, saggi, trattati, lettere e scritti musicali del 1814-15, Fantasiestücke in Callots Manier, di uno dei suoi autori preferiti, E. T. A. Hoffmann. Schumann dedicò l'opera a Anna Robena Laidlaw, un'affermata e attraente pianista scozzese di 18 anni con la quale Schumann era diventato buon amico. - Faschingsschwank aus Wien, Op. 26
- Genoveva Ouverture, Op. 81
È l'unica opera composta da Robert Schumann, a cui lavorò tra l'aprile del 1847 e l'agosto del 1848. Fu eseguita la prima volta allo Stadttheater di Lipsia il 25 giugno del 1850, con la direzione dell'autore. Sebbene l'opera sia divisa in numeri, la musica all'interno di ciascun atto (o scena) procede senza soluzione di continuità tra un brano e l'altro. - Kreisleriana, Op. 16
- Lieder und Gesänge aus Goethes “Wilhelm Meister”, Op. 98a
Für eine Singstimme mit Begleitung des Pianoforte
Robert Schumann compose la sua Opus 98a, tra il 1841 e il 1849 su testi tratti da "Gli anni di apprendimento di Wilhelm Meister" di Goethe. - Liederkreis, Op. 39
- Manfred, Op. 115
Ouverture e musiche di scena per la commedia di Shakespeare - Der Nussbaum, Op. 25
- Ouverture, Scherzo e Finale in Mi maggiore, Op. 52
L'Ouverture, Scherzo e Finale fu accolta tiepidamente dalla critica, fu rivista nel 1845 e pubblicata l'anno successivo, con una dedica a Johannes Verhulst. - Papillons, Op. 2
- Quintetto con pianoforte in Mi bemolle maggiore, Op. 44
Quest'opera, nota per il suo carattere "estroverso ed esuberante", è considerata una delle composizioni più belle e importanti della musica da camera del XIX secolo. - Requiem für Mignon aus Goethes "Wilhelm Meister", Op. 98b
Für Solostimmen, Chor und Orchester
L'opera non ha potuto affermarsi molto bene nel repertorio, per la sua brevità, che ne rende difficile l'inserimento nel programma, e per la conoscenza implicita degli scritti di Goethe. - Sinfonia n° 1 in Si bemolle maggiore, Op. 38 «Primavera»
- Sinfonia n° 2 in Do maggiore, Op. 61
Direttore: Rafael Kubelik
Schumann iniziò il suo lavoro nel 1845, ma varie problematiche, fra cui la sua depressione, gli consentirono di portarlo a termine soltanto l'ottobre dell'anno successivo. - Sinfonia n° 2 in Do maggiore, Op. 61
Direttore: Dimitri Mitropoulos
L'anno 1845 fu importante per Schumann poiché segnò un cambiamento nella sua strategia compositiva. Questo cambiamento strategico può essere attribuito al suo studio intensivo del contrappunto. Di conseguenza, questa sinfonia può essere considerata un prodotto diretto sia del cambiamento nella sua tecnica compositiva sia dello studio del contrappunto. - Sinfonia n° 2 in Do maggiore, Op. 61
Direttore: Paul Paray - Sinfonia n° 3 in Mi bemolle maggiore, Op. 97
Direttore: Dimitri Mitropoulos
È stata composta per due flauti, due oboi, due clarinetti in Si♭, due fagotti, quattro corni francesi in Mi♭, due trombe in Mi♭, tre tromboni, timpani ed archi. Da notare che, come tutte le altre Sinfonie di Schumann, la Renana è stata riorchestrata da Gustav Mahler. - Sinfonia n° 3 in Mi bemolle maggiore, Op. 97
Direttore: Paul Paray - Sinfonia n° 4 in Re minore, Op. 120
Direttore: Hermann Abendroth
È l'ultima Sinfonia pubblicata da Robert Schumann. - Sinfonia n° 4 in Re minore, Op. 120
Direttore: Wilhelm Furtwängler