Dall’incipit del libro:
Nessun filo conduttore lega tra di loro le istorie di queste sette Lontane su le quali le cronache e le leggende hanno gettato fasci di viva luce : di una luce, anzi, qualche volta così abbagliante che ne danneggia la visione reale e precisa. La sola trama che le unisce e che le rende per me un unico lutto, è l’affetto che io, studiandole con amore e imparando a conoscerle più da vicino, ho in esse riposto: affetto composto — secondo i casi, di sim patia spontanea, di ammirazione, di pietà profonda — o di riconoscenza che chiamerò estetica. Lo scopo che mi sono prefissa, nel pubblicare questi miei studi, è quello di riuscire ad accrescere, in chi leggerà, verso queste Scomparse, la simpatia per i meriti che ebbero, o l’indulgenza per i difetti ai quali esse non seppero sottrarsi. La perfezione ognuno lo sa, non è di questa terra: e forse gli esseri, di ambo i sessi, più evangelicamente perfetti, sono i più umili, i più ignoti, coloro che non hanno storia.


