Per gentile concessione del prof. Goffredo Raponi (cenni biografici) che ha curato traduzione e note. Il testo è stato realizzato in collaborazione con l’associazione “Festina Lente C.I.R.S.A.“.
Ferdinando, re di Navarra, decide di dedicare tre anni di vita all’erudizione, stilando un patto con tre uomini di corte – Berowne, Longaville e Dumaine – nel quale sottoscrivono la condizione di porsi in una condizione ascetica e rigorosa per tutta la durata scelta da Ferdinando. La decisione, che implica l’astensione dalle donne e addirittura la loro vicinanza alla corte di Navarra a non meno di un miglio, lascia perplesso Berowne che, tuttavia, accetta di stilare l’accordo. Tra i pochi divertimenti concessi a corte, vi sarà il cantastorie Don Adriano de Armado accompagnato dal paggio Tignola. Nel momento della sottoscrizione Berowne lascia intendere che il patto non potrà essere rispettato a causa dell’imminente visita della Principessa di Francia con tre dame al seguito: la donna è diretta da Ferdinando in vece del padre morente per discutere del possesso dell’Aquitania contesa nella guerra dei cent’anni.
Sinossi tratta da Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Pene_d’amor_perdute
Dall’incipit del libro:
RE – Quella fama che tutti in vita inseguono
noi faremo che viva imperitura,
impressa con caratteri di bronzo
sul marmo delle nostre sepolture
ad elargirci ancor grazia di vita
nell’immane disgrazia della morte;
ché, a dispetto del Tempo,
cormorano divorator di tutto,
l’opra che ci apprestiamo ad affrontare
in questo scorcio della nostra vita
potrà farci acquistare quella fama
che, smussandone l’affilata falce,
ci renda eredi dell’eternità.
Perciò, miei valorosi vincitori
– ché tali siete, per aver lottato
e trionfato sopra i vostri istinti
e sulla variegata moltitudine
dei mondani appetiti – sempre valido
resta perciò il recente nostro editto:
la Navarra sarà la meraviglia
del mondo e questa corte
sarà una minuscola Accademia
di sereno e contemplativo studio
sopra l’arte del vivere.

