Per gentile concessione del prof. Goffredo Raponi (cenni biografici) che ha curato traduzione e note. Il testo è stato realizzato in collaborazione con l’associazione “Festina Lente C.I.R.S.A.“.
La seconda parte dell’Enrico IV, si apre col ritorno, da parte del principe Enrico, alla sua vita dissoluta, circondato da gente indegna. Un ulteriore motivo di preoccupazione per Enrico IV, che già doveva fronteggiare l’esercito formato dal padre di sperone ardente. L’apice della vicenda è la scena in cui il futuro Enrico V sta al capezzale del padre e, credendolo morto, sottrae la corona al padre per indossarla. Il re si ridesta e si infuria, ma poi crede nella buona fede del figlio, a cui ricorda il modo in cui ha usurpato la corona, e gli consiglia come regnare, ovvero spostare gli eserciti fuori dall’Inghilterra per evitare la guerra civile, consiglio che il futuro Enrico V seguirà mettendo in atto le campagne di Francia.
Sinossi tratta da Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_IV,_parte_II
Dall’incipit del libro:
SUFFOLK – (Va incontro al re e s’inginocchia)
Come dall’imperial vostra maestà
ricevetti, partendo per la Francia,
l’incarico di trarre in matrimonio,
procuratore di vostra eccellenza,
per voi, la principessa Margherita,
così nella vetusta insigne Tours,
davanti ai re di Francia e di Sicilia,
in presenza dei duchi d’Orléans,
di Calabria, Bretagna ed Alençon,
di sette conti, dodici baroni,
nonché di venti reverendi vescovi,
ho adempiuto al mandato conferitomi
contraendo legittimi sponsali;
ed ora qui, umilmente inginocchiato
ad Inghilterra e ai suoi nobili Pari,
io nelle vostre mani
che sono la vivente incarnazione
della grande ombra che ho rappresentato,
rassegno i miei diritti maritali
sulla regina.


