Romeo e Giulietta (The Most Excellent and Lamentable Tragedy of Romeo and Juliet) è una tragedia di William Shakespeare tra le più famose e rappresentate, e una delle storie d’amore più popolari di ogni tempo e luogo.
Innumerevoli sono le riduzioni musicali (si ricordano: il poema sinfonico di Čajkovskij, il balletto di Prokof’ev, l’opera di Bellini, il notissimo musical West Side Story) e cinematografiche (fra le più popolari quelle dirette da Zeffirelli e Luhrmann).
La vicenda dei due protagonisti ha assunto nel tempo un valore simbolico, diventando l’archetipo dell’amore perfetto ma avversato dalla società.
Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Romeo_e_Giulietta.
Per gentile concessione del prof. Goffredo Raponi (cenni biografici) che ha curato traduzione e note. Il testo è stato realizzato in collaborazione con l’associazione “Festina Lente C.I.R.S.A.“.
Dall’incipit del libro:
Entrano Sansone e Gregorio con spada e scudo
SANSONE –
E che! Siam tipi da portar carbone,
noialtri?
GREGORIO –
Ah, certo no!
Noi paghiamo a misura di carbone!
SANSONE –
E se ci salta poi la mosca al naso
tiriamo fuori questa.
(Indica la spada al suo fianco)
GREGORIO –
Che scoperta!
È come se dicessi: “Finché vivo
tiro fuori il mio collo dal collare”.
SANSONE –
Io, se mi smuovo, le scarico brutte.
GREGORIO –
Sì, soltanto che a smuoverti e a menare
ci metti qualche tempo.
SANSONE –
Basta ch’io veda un cane di Montecchi.
Mi basta quello per farmi scattare.
GREGORIO –
Già, ma scattare è muoversi;
rimanere ben saldi sulle gambe,
quello è coraggio. Se tu scatti, scappi.






