Per gentile concessione del prof. Goffredo Raponi (cenni biografici) che ha curato traduzione e note. Il testo è stato realizzato in collaborazione con l’associazione “Festina Lente C.I.R.S.A.“.
La tragedia è ambientata nel corso degli eventi della guerra di Troia e ha in pratica due intrecci distinti. In uno Troilo, un principe troiano, corteggia Cressida, fa l’amore con lei e le giura eterno amore poco prima che sia mandata dai Greci in cambio di un prigioniero di guerra. Quando tenta di andarla a trovare nell’accampamento greco, la sorprende in intimità con Diomede e decide che è solo una prostituta.
Nonostante questo intreccio sia quello che dà il titolo all’opera, in realtà si risolve in poche scene: la maggior parte della tragedia ruota attorno ad un piano ordito da Nestore ed Odisseo per spingere l’orgoglioso Achille a scendere nuovamente in battaglia tra le file greche.
L’opera si chiude con una serie di scontri tra i due schieramenti e la morte dell’eroe troiano Ettore.
Sinossi tratta da Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Troilo_e_Cressida
Dall’incipit del libro:
TROILO – Chiamatemi il mio servo,
voglio spogliarmi di quest’armatura.
Perché mai dovrei scendere
a guerreggiare fuori dalle mura
se già dentro di me
è in atto una così crudel battaglia?
Scenda pure sul campo ogni Troiano
che si sente padrone del suo cuore:
Troilo il suo cuore, ahimè, non è più suo!
PANDARO – Ma quando finirà questa follia?(1)
TROILO – I Greci sono forti,
e abili ad usar la loro forza,
feroci nello loro abilità,
e valorosi nella lor ferocia;
io sono invece debole, più debole
della lacrima d’una femminuccia,
più sdilombato dello stesso sonno,
più imbecille dell’imbecillità,
men coraggioso della verginella
sposina a prima notte,
ed inesperto come un fanciulletto.


