si ringrazia Angela Adele Tanini, nipote del autore, che ha fornito la copia del testo originale per permettere di realizzare questa edizione elettronica.
Dall’incipit del libro:
M’accingo a questo lavoro dedicato alla causa russa perchè è necessario fare doverosa opera di ricordo della fallita rivoluzione, soffocata dalla più terribile repressione che la storia moderna ricordi. È bene che la verità si faccia strada anche in Italia, le cui degenerazioni Zarofile sono in continuo aumento, dopo la sapiente opera del giornalismo liberale prezzolato, il quale in questi ultimi anni ha ammansito l’opinione pubblica in modo che sembra non esista più da noi una vera riprovazione generale dei delitti dell’autocrazia – eccezion fatta per la classe proletaria ed una parte degl’intellettuali –; è bene, che la grande anima del popolo italiano, che malgrado tutto è e sarà sempre decisamente contro l’ab bietto e scandaloso regime di Nicola II, sappia e stigmatizzi come si deve le gesta neroniane della controrivoluzione delle infami bande nere russe. Gli orrori senza tregua della spaventosa reazione cominciata verso la fine del 1905, subito dopo, anzi quasi contemporaneamente all’affermazione spontanea, maravigliosa della ribellione di una parte del popolo deciso a vincere o a morire – purtroppo sublime minoranza invitta.



