Felix Timmermans (Maximiliaan Leopold) nacque a Lierre in Belgio il 5 luglio 1886 (1889 secondo alcune fonti). Era l’ultimo di tredici fratelli; il padre era commerciante di merletti.
Terminate le scuole medie frequentò un corso di disegno presso l’accademia della sua città natale dedicandosi poi a coadiuvare il padre nell’attività commerciale e proseguendo la propria formazione quasi esclusivamente da autodidatta.
Scrisse le prime poesie (era di lingua nederlandese) in età poco più che adolescenziale e i suoi primi bozzetti in prosa comparvero sulla rivista “Vlaamsche Arbeid”.
Tra il 1907 e il 1911 attraversò una crisi di tipo morale-religioso della quale offre testimonianza la sua opera del 1911 Schemiringen va de dood (Balugini della morte). Successivamente dovette affrontare anche grossi problemi di salute, superati i quali radunò dei bozzetti già pubblicati fin dal 1914 su “Die Nieuwe Gids” completandoli e dando loro forma organica per costruire il suo primo e più famoso romanzo, Pallieter, pubblicato nel 1916 e dai lui stesso illustrato.
Il protagonista del romanzo è un esuberante mugnaio e pasticciere fiammingo che sposandosi con la bella e giovane Marieke decide, in concomitanza al fatto che attraverso la sua proprietà dovrà passare la ferrovia e al primo parto di tre gemelli della moglie, di girare il mondo in carrozzone assieme sulla sua famiglia. L’elemento chiave del romanzo è l’idea di felicità che proviene da una vita “secondo natura”. Gli ambienti ecclesiastici reputarono l’opera immorale e nel 1920 ne fu proibita la lettura. Col passare del tempo questo ostracismo si attenuò fino a scomparire, anche in seguito al grande successo internazionale del romanzo, tradotto in breve tempo in ben 25 lingue. La traduzione italiana è del 1929. La figura di Pallieter è divenuta proverbiale, tanto che il termine “pallieter” è divenuto, in lingua nederlandese, sinonimo di uomo ingenuo generoso e esuberante. Nel 1958 ne è stata tratta una versione cinematografica da parte di R. Verhavert.
Pur avendo suscitato reazioni diverse nella critica, Timmermans sfruttò la sua popolarità nel periodo tra le due guerre per produrre numerosi lavori sia di narrativa che di teatro e anche saggi, poesie e scritti autobiografici, divenendo uno degli scrittori più letti del periodo. Nel 1921 Anne Marie, ambientato nella borghesia del ’700; Il parroco della vigna fiorita del 1930, conflitto sentimentale in parallelo a contrasti di religione; Il santo delle piccole cose e altri racconti del 1924 (in italiano tradotto nel 1956); i lavori teatrali, Trittico dell’epifania del 1923 e Dove la stella si è fermata del 1925 e la raccolta di poesie Adagio.
Tutta l’opera di Timmermans ha ambientazione popolare tipica della provincia che l’autore conosceva bene, frammista a sentimento religioso e si inserisce legittimamente nella tradizione letteraria delle Fiandre. Il suo capolavoro, con Pallieter, è considerato Salmo Paesano del 1935. Si tratta di un romanzo rusticano tipico della tradizione letteraria fiamminga, narrato in prima persona dal protagonista, Wortel, e risulta essere un’esaltazione della vita contadina, attraverso le sue gioie e le sue disavventure. Alla versione teatrale, del 1956, contribuì la moglie dello scrittore.
Tradotti in varie lingue anche Het kindeken Jezus in Vlaanderen (Il bambin Gesù in Fiandra) 1917 e i racconti De zeer schone uren van juffrouw Symforosa – 1918 – (Le belle ore della beghina Sinforosa, ed. it. del 1961) e Ik zag Cecilia komen – 1938 – (Vidi venire Cecilia).
Morì nella sua città natale il 24 gennaio 1947.
Fonti:
- F. Mori Leemhus: Timmermans, Felix, in Grande dizionario enciclopedico Utet, Volume XX.
- Timmermans, Mijn vader, Bruges-Amsterdam 1951.
Note biografiche a cura di Paolo Alberti
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Bruegel
Come ti ho sentito nei tuoi quadri
Sullo sfondo della brutale oppressione spagnola nelle Fiandre esercitata dal Duca d’Alba, tra persecuzioni di presunte streghe e stragi crudeli e senza senso, Timmermans racconta la vita di Pieter Bruegel così come la può ricostruire dai pochi dati certi a disposizione e compone un romanzo biografico descrivendo l’arte e gli amori del protagonista filtrandoli attraverso le sensazioni suggerite dai capolavori del grande pittore fiammingo.