Si ringrazia Angela Adele Tanini, nipote dell’autore, che ha fornito la copia del testo originale per permettere di realizzare questa edizione elettronica.
Dall’incipit del libro:
I. FULGE la Luna in mezzo al ciel stellato,
ed un velo di lucciole d’argento
si riflette sul mar, fermo, placato,
e senza vento,
tal che i bruni cipressi un tremolìo
di sospirose rame, in su le croci
a pena a pena destan da l’oblìo,
le stinte voci.
II. O sacre stele, O monumenti, O marmi
onde rivivon per brev’ora al Sole,
in lungo pianto d’elegïaci carmi
le pìe parole;
se i mesti spirti che nel tetro ostello
forse un àttimo d’ora il sonno acqueta,
se ha mera pace qui nel freddo avello
fusco il pöeta;
al nottìluco albor che vi colora
d’opache luci de le lampe al raggio,
escan da i marmi i prigionieri fuora
a lor vïaggio.



