Siamo banalmente portati spesso a pensare alla società americana come a un monolite fondato su chiesa, patria e famiglia; è un errore che personalmente subisco spesso, non solo nei riguardi degli americani ma un pò per tutte le culture diverse dalla mia. Questo scritto di Thoreau ci aiuta a ricordare che, ovviamente, non è così. Esistono figure di eminenti contestatori americani che hanno manifestato in modo radicale il loro dissenso dagli stereotipi di una cultura con molti limiti, oltre agli innumerevoli pregi. Thoreau è uno di questi, con questo scritto sottolinea i limiti della politica schiavista del Massachusetts e critica duramente l’intervento del suo stato nella guerra civile messicana proponendo un modello di lotta antesignano dei moderni strumenti di contestazione civile, che presero piede anche in Italia negli anni tra il 1970 e il 90: l’obiezione fiscale. Il rifiuto di pagare le tasse per il perseguimento di una causa che non si condivide. Perciò verrà arrestato e costretto a scontare una notte in carcere, l’episodio non è clamoroso ma fornirà a Thoreau l’occasione per denunciare il fatto e proclamare a gran voce le sue idee ugualitarie e pacifiste.

Il testo ci porta anche alle origini della preoccupazione, al limite della fissazione, per la privacy che contraddistingue il carattere di numerosissime battaglie civili americane che ancora oggi, anzi in modo particolare oggi, questo popolo ancora intraprende:

«”Sia noto a tutti gli uomini con la presente, che io, Henry Thoreau, non desidero essere considerato come membro di qualsiasi impresa a cui non mi sia iscritto”. Questo diedi al messo comunale; ed egli lo conserva. Lo Stato, avendo così appreso che io non desidero essere considerato membro di quella chiesa, non mi ha mai più richiesto una cosa simile da allora; pur avendo detto che quella volta doveva dar seguito alla sua ipotesi originale. Ma se io avessi saputo come si chiamano, allora avrei dovuto cancellarmi ad una ad una da ciascuna delle società in cui non mi sono mai iscritto; ma non sapevo dove trovarne un elenco completo.»

Ovviamente è uno stato di cose che dovrebbe farci riflettere, nonostante gli enormi passi avanti che si sono fatti nel senso del rispetto delle volontà degli individui. Non fosse altro per il fatto che, quei passi avanti, sono anche merito di persone come Henry Thoreau che non hanno esitato a porre lo stato davanti alle proprie responsabilità.

Sinossi a cura di Luca Alzetta

NOTE: Traduzione realizzata appositamente per Liber Liber da Luca Alzetta e rivista da Gabriella Dodero.


Il saggio “Resistance to Civil Government” viene letto da H. D. Thoreau come conferenza al “Concord Lyceum” nel gennaio 1848 e pubblicato, il 14 maggio 1849, in Aesthetic Papers, a cura di Elizabeth Peabody. Sarà poi pubblicato postumo nel 1866 con il diverso titolo di “Civil Disobedience“.

La fama di questo saggio è cresciuta soprattutto nel corso del ventesimo secolo: ignorato alla sua uscita, ha influenzato moltissimo personaggi del calibro di Gandhi e Martin Luther King. Il primo mise in pratica la disobbedienza civile su scala di massa nel Sudafrica ed in India, mentre il secondo applicò i principi del saggio nel movimento per i diritti civili negli Stati Uniti degli anni sessanta.

Dall’incipit del libro:

Ho sempre accettato entusiasta il motto, “Il governo migliore è quello che governa di meno“; e vorrei vederlo messo in pratica più velocemente e più sistematicamente. In effetti, alla fine si trasforma in questo, in cui io credo, – “Il miglior governo è quello che non governa per niente“; e quando gli uomini saranno preparati a questo, sarà il tipo di governo che essi avranno. Un governo è nel migliore dei casi un espediente; ma la maggior parte dei governi, sovente, e tutti i governi, talvolta, sono inefficienti. Le obiezioni che vengono sollevate contro l’avere un esercito permanente, che sono molte e importanti, e che meriterebbero di prevalere, sono infine le stesse che si possono sollevare contro un governo permanente. L’esercito permanente è solo un braccio del governo permanente. E tale governo, che è soltanto il modo scelto dalla gente per realizzare la propria volontà, è ugualmente passibile di abusi e perversioni, prima che il popolo possa agire tramite esso. Ne è testimonianza l’attuale guerra messicana, che è opera di relativamente pochi individui, che usano il governo in carica come un loro strumento; perché, all’inizio, le persone non avrebbero mai acconsentito a questa guerra.

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titolo:
Disobbedienza civile
titolo per ordinamento:
Disobbedienza civile
descrizione breve:
In questo breve pamphlet, Thoreau sottolinea i limiti della politica schiavista del Massachusetts e critica duramente l'intervento dello stato nella guerra civile messicana proponendo un modello di lotta antesignano dei moderni strumenti di contestazione civile.
autore:
opera di riferimento:
"Resistance to Civil Government" (1849) / "Civil Disobedience" (1866), Henry David Thoreau, Aesthetic Papers (May 1849)
copertina:
[elaborazione da] "Politics in an Oyster House" di Richard Caton Woodville, Sr. (1825–1855) - Walters Art Museum, Baltimore, Maryland, U.S. - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Richard_Caton_Woodville_-_Politics_in_an_Oyster_House_-_Google_Art_Project.jpg – Pubblico Dominio.
licenza:

data pubblicazione:
5 marzo 2024
opera elenco:
D
ISBN:
9788828101604
soggetto BISAC:
SCIENZE POLITICHE / Generale
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Luca Alzetta
impaginazione:
Luca Alzetta
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
Claudia Pantanetti, liberabibliotecapgt@gmail.com
Gabriella Dodero
revisione:
Gabriella Dodero
traduzione:
Luca Alzetta e Gabriella Dodero