Dall’incipit del libro:
Serenissima Madama. Sogliono le belle donne con vaghezza rimirare o statua o pittura ove alcuna somiglianza loro si vede espressa, e le giovani particolarmente di vagheggiarsi nello specchio e di vedere ivi ogni loro similitudine ritratta hanno vaghezza: ma Vostra Altezza, tutto che bellissima sia di corpo, né ancora sì attempata che non potesse o altrui piacere o di se stessa compiacersi molto, nondimeno né di suo ritratto né di specchio è tanto vaga, quanto di vedere se stessa rinata e ringiovinita ne’ suoi bellissimi figliuoli, de’ quali il Principe è tale, che ben di lui si può cantare quel verso oraziano:
… quo calet iuventus
Nunc omnis et mox virgines tepebunt;
o più tosto quel di Virgilio:
Gratior et pulchro veniens in corpore virtus.


