Alfredo Untersteiner nacque a Rovereto nel 1859. La città, che nel 1810 era stata annessa al Regno napoleonico d’Italia e alla sconfitta di Napoleone nel 1815 divenne parte della Contea austriaca del Tirolo, negli anni 50 dell’Ottocento ebbe un momento di forte sviluppo sia nel settore produttivo/industriale sia in quello culturale e della formazione, con il completamento del’Imperial Regio Ginnasio e la fondazione della Reale Scuola Elisabettina (1) e del Museo civico.
Non si hanno molte notizie sulla vita di Alfredo Untersteiner, ma è verosimile che abbia frequentato le scuole nella sua città natale. La Reale Scuola infatti, nata come istituto tecnico, ben presto si trasformò in un istituto capace di fornire un’istruzione completa, secondo i dettami della radicale riforma scolastica che dal 1849 interessò tutte le istituzioni educative del regno asburgico: l’Entwurf der Organisation der Gymnasien und Realschulen in Österreich (2).
Ebbe un fratello, Amerigo, che divenne medico. Alla morte di questi, nel 1903, Alfredo divenne tutore dell’unico figlio di Amerigo, Mario, di appena quattro anni. Il piccolo, con gli anni e sotto la guida attenta dello zio paterno, divenne filologo, grecista, storico della filosofia. Fu l’unico insegnante del Liceo Ginnasio Giovanni Berchet di Milano, dove insegnava, a non aver aderito al Partito Nazionale Fascista.
Alfredo Untersteiner si laureò in legge, fu avvocato e si dedicò per puro piacere e con grande passione alla musica, approfondendo i suoi studi ad Innsbruck e divenendo un qualificato musicologo. Scrisse una Storia della musica (Milano, Hoepli, 1893) che ebbe numerose ristampe, una Storia del violino dei violinisti e della musica per violino (Milano, Hoepli, 1906) e numerosi saggi sulla “Rivista Musicale Italiana”, fondata nel 1894. Tra questi articoli citiamo Antonio Dvorák e L’invenzione del violino (entrambi in RMI vol.11 1904), Agostino Steffani (RMI vol.14 1907).
Nel 1911 tenne a Trento una conferenza dal titolo Appunti di storia musicale tridentina (in “Tridentum” a.13 n.8/9 1911).
Alcuni dati biografici (3) sono desunti dall’articolo firmato da Untersteiner e dedicato a Giovanni Tebaldini e la riforma della musica da chiesa (4). Tebaldini (1864 – 1952), compositore, organista e musicologo, aderiva al Movimento Ceciliano (5), nato nell’ambito della Chiesa cattolica tra ‘800 e ‘900, che si proponeva una rinascita della musica sacra e la promozione di composizioni corali che incoraggiassero una maggiore partecipazione dei fedeli ai riti religiosi. Nell’articolo Untersteiner dichiarava di condividere gli stessi principî ceciliani.
Morì nel 1918, all’età di 59 anni, a seguito della deportazione in un campo di concentramento austriaco durante la prima guerra mondiale.
L’organista e compositore Achille Saglia (1859 – 1951) dedicò ad Untersteiner una Sonata in 3 tempi, gli spartiti della quale sono conservati presso la Biblioteca del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e la Biblioteca del Conservatorio di musica “Giuseppe Verdi” di Milano.
(1) Per saperne di più si rinvia all’articolo di Quinto Antonelli Volti e corpi della scuola apparso nel mensile QT Questo Trentino, n.11 3 giugno 2006 http://www.questotrentino.it/articolo/10212/volti_e_corpi_della_scuola
(2) Il testo della riforma può essere consultato liberamente in Google Books all’indirizzo https://books.google.it/books/about/Entwurf_der_Organisation_der_Gymnasien_u.html?id=O5fotnfQhHEC&redir_esc=y
(3) Brevi notizie sono desunte anche da https://www.treccani.it/enciclopedia/alfredo-untersteiner/
(4) Alcuni stralci tratti da “Gazzetta Musicale di Milano”, a.50, n.25, 1895 sono reperibili a questo indirizzo http://www.tebaldini.it/antologia_critica/Untersteiner.htm
(5) Un ampio articolo su questo movimento è reperibile su Google Sites all’indirizzo https://sites.google.com/site/oravaorg/acrobatica-marziali
Note biografiche a cura di Claudia Pantanetti, Libera Biblioteca PG Terzi
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Storia della musica
La Storia della musica di Alfredo Untersteiner, edita per la prima volta nel 1893 per i tipi di Ulrico Hoepli nella famosa collana 'Manuali Hoepli', ripercorre, con grande chiarezza, l'evolversi di questa arte dalle origini fino ai primissimi anni del '900.
