Dall’incipit del libro:

Antona-Traversi ebbe iersera il pubblico che aveva certamente desiderato: quello che sa ascoltare e che sa comprendere.
La sala, per numero, notorietà ed intelligenza di spettatori, non poteva essere più brillante. Vi erano gli scapoli che conoscevano le Rozeno, i mariti che le ricordavano, le mogli che ne avevano udito parlare. I vecchi, giunti a riva da un pezzo, dalla memoria dei passati o scansati naufragi si sentivano dolcemente ringiovanire dentro — nell’anima.
Poche volte una battaglia artistica fu combattuta in condizioni migliori: in tanta varietà di caratteri e di situazioni arrischiate, non una deduzione che riuscisse strana, non un’osservazione che, nella frase caustica, paresse crudele. Tutto era triste, ma tutto era vero. La vita speciale che la scena rappresentava era stata vissuta o si viveva, a Roma come a Milano, a Milano come a Napoli, a Napoli come dappertutto.
Perocchè le Rozeno non sono una famiglia, ma una classe. Fanno parte di quella borghesia bisognosa che non lavora, che non sa lavorare, o non vuole, costretta a ingegnarsi. Le madri si sono vendute, le figliuole si vendono; i parenti, con l’esempio o col consiglio, spingono alla venalità, e cinicamente c’ingrassano.

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titolo:
Arte e artisti. VOL. I
titolo per ordinamento:
Arte e artisti. VOL. I
autore:
opera di riferimento:
Teatro di prosa : gli spostati / di Michele Uda - Napoli : Stab. tip. Pierro e Veraldi,1900 - 317 p., [1] c. di tav. : ritr. ; 21 cm.Fa parte di: Arte e artisti / di Michele Uda. - Napoli : Stab. tip. Pierro e Veraldi. - 2 v. ; 21 cm.
licenza:

data pubblicazione:
7 marzo 2011
opera elenco:
A
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Alberto Mello, albertomello@tin.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Paolo Oliva, paulinduliva@yahoo.it