Anna Vertua Gentile (Dongo, 1850 – Lodi, 23 novembre 1926) è stata una scrittrice italiana.
Nata a Dongo nel 1850 (ma talune fonti riportano 1846) incominciò a scrivere nel 1868. Il suo primo lavoro conosciuto, firmato come Annetta Vertua, è Letture educative per fanciulle. Sposò Iginio Gentile, docente di Storia antica dell’Università di Pavia; dopo la nascita del figlio Marco Tullio, tra il 1874 e il 1893 (anno della morte del marito), scrisse una serie di racconti e opere teatrali brevi per bambini che venivano recitate nei salotti di casa o interpretate con burattini.
Divenuta scrittrice di professione dopo la morte del marito (seguita, nel 1912, da quella del figlio) ebbe una produzione feconda: fino al 1901 pubblicò oltre 150 titoli tra romanzi, soprattutto d’amore, novelle, scritti educativi e manuali di condotta quali Come devo comportarmi, L’arte di farsi amare dal marito, Per la mamma educatrice. Una delle sue opere, Il romanzo d’una signorina per bene è dedicato alla sorella Antonietta Vertua.
Contribuì alle riviste Giornale della maestre e La donna di Gualberta Alaide Beccari e, nel 1907, prese parte a Milano al Congresso sui diritti femminili promosso dalle donne cattoliche e socialiste. Tra il 1905 e il 1906 diresse Fanciullezza Italiana, un bisettimanale in cui pubblicava consigli di comportamento. Per le sue pubblicazioni venne definita come la figlia d’un ideale matrimonio tra Edmondo De Amicis (Cuore) e Louisa Alcott (Piccole donne). I suoi scritti, pur intrisi di sentimentalismo e precetti morali, non furono privi di richiami all’indipendenza femminile.
Morì presso l’Istituto Santa Savina a Lodi, dove si ritirò nel 1923.
Fonti
Note biografiche a cura di Pier Filippo Flores
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- A la faggeta
Romanzo
Numerose eroine dei romanzi di questa autrice all’inizio della storia sono state colpite da un rovescio di fortuna, passando dalla ricchezza a una condizione modesta, da una animata vita in città a una vita tranquilla in campagna o, come in questo caso, in una valle delle Prealpi, raggiungibile solo a piedi. - A la vecchia ferriera
Romanzo
A differenza di altri romanzi di Anna Vertua Gentile, in cui l’eroina è un esemplare modello di ogni virtù, la protagonista di questo romanzo è Maria, che si presenta come una giovane bellissima, ricchissima ma molto altera; abita un castello che domina una vallata prealpina, in cui un giovane ingegnere, Giorgio, ha ripristinato una vecchia ferriera. - Albertina
Romanzo
In molti romanzi della Vertua (questo è del 1913), la protagonista è una fanciulla di buona famiglia, vittima di un rovescio di fortuna. E anche Albertina fa parte di questa categoria di eroine, che tra l’inizio e la fine del romanzo vivono pagine di dolore e di riscatto fino all’immancabile lieto fine. - Angelita
Romanzo per la gioventù
Anna Vertua Gentile anche in questo romanzo mette tutta la sua maestria per aiutare le giovinette a superare i dolori e gli ostacoli della vita, nell'eterna speranza che la sorte possa cambiare. Di fronte ai rovesci economici, alle invidie, agli abbandoni, la scrittrice riversa dosi di saggezza e profonde coraggio. - Angolo romito
Romanzo
Protagoniste sono due giovanette, che trovano nella reciproca compagnia ed affetto il modo di sopravvivere alle disavventure che le colgono. Bianca, giovane rimasta orfana, si trasferisce tra le montagne in casa della zia, vedova e madre di Roberto e Maria. Ma anche Maria è come se fosse orfana, perché la madre non ha occhi che per il figlio, trascurando la dolcissima bimba. - La buona sorella
Racconto
Protagonista di questo racconto è Claudia, una buona sorella per eccellenza, coraggiosa e intraprendente nel prendersi cura dei fratelli orfani, generosa nel farsi carico anche di un'altra famiglia in una grave situazione. In questo contesto, l'autrice crea un mondo famigliare fatto di tante piccole azioni consuete, di delicati riti della quotidianità. - Il burchiello del nonno
Racconto popolare
La morale di questo racconto è duplice: da un lato, la vita onesta e laboriosa, timorata di Dio, viene sempre ricompensata alla fine; dell’altro lato, la sana vita di campagna si contrappone alla pericolosa vita di città e alla malsana vita in filanda. - Carlo e Carla
- Come dettava il cuore
Racconti brevi e lunghi, dedicati a giovani donne, con protagoniste capaci di sacrificarsi per migliorare la condizione dei loro cari, o con situazioni esemplari di nefaste conseguenze della mancanza di cuore. Questo il variegato panorama dipinto dalla Autrice in questo libro, uno dei primi da lei scritti, e concepiti come letture educative per fanciulle. - Da un Natale a l'altro
Romanzo
Signorine, non sperate che un uomo, che pensate di sposare, possa cambiare grazie al vostro amore. Questo è l’insegnamento che Anna Vertua Gentile diede alle sue lettrici nel 1897, attraverso la storia dell’amore di Carlo e Maria: un consiglio per molte, troppe donne, ancora oggi, illuse che un uomo volgare, incostante, prepotente, possa grazie all’amore di una donna trasformarsi nel principe azzurro. - Di sopra i tetti
È possibile essere felici in una città dopo avere abitato per tutta la giovane vita in campagna? Sembrerebbe di no, secondo l’autrice, che in questo romanzo si esprime attraverso le vicende di Isa, giovane orfana rimasta povera, ed accolta da una gretta parente, la zia Gemma, in una stanzuccia sui tetti. - Fantasiosa
Romanzo
Accanto a molti romanzi della Vertua, in cui la protagonista, orfana e povera, trova riscatto nella fede e nell’amore dopo molte peripezie, questo romanzo mostra invece come la mancanza di amore e di educazione all’amore possano amareggiare l’esistenza della protagonista, che conosciamo dapprincipio ricca, bella e “fantasiosa”. - Fra i campagnuoli
Per le scuole rurali d’ambo i sessi
Questo interessante testo rappresenta un libro per la lettura destinato alle scuole di campagna: scuole maschili e femminili; scuole per l’infanzia e scuole serali per gli adulti. Oltre alle pagine 'didattiche' sono presenti anche pagine più letterarie, sempre ambientate nella realtà campestre. - Giocondità
Un’ora allegra
Due racconti destinati ai fanciulli, con un fanciullo come protagonista, impegnato in un viaggio di crescita e di scoperta, e conclusi con il più classico “vissero felici e contenti”. Un tono più leggero e scanzonato per il primo, più drammatico e sofferto per il secondo, ed un chiaro intendimento educativo costituiscono gli ingredienti di questo volume, scritto nel 1912 dalla prolifica autrice di libri per fanciulli. - In collegio
Letture per giovinette
Quando molte scrittrici e molti scrittori videro l'urgenza di educare la gioventù italiana nei valori di Dio, Patria e Famiglia, Vertua lo fece rivolgendosi alle giovanette, destinate a trasmettere questi valori alla futura prole. A tratti la narrazione è sopraffatta dalle indicazioni morali, ma non manca un incitamento alle fanciulle a non considerarsi inferiori ai maschi. - Letizia e Sandro
Racconto per fanciulli
Un nuovo libro, del 1875, dell'autrice che ha prestato la sua instancabile penna per formare una nuova generazione di italiani ed italiane, amante della virtù, religiosa, laboriosa e rispettosa delle autorità, che a loro volta non cessano di adoperarsi per il bene dei concittadini meno fortunati. - Luciana
Luigi Santucci scrisse che l’autrice di quest’opera poteva essere figlia “d’un ideale matrimonio tra De Amicis e Louisa Alcott”. Se accettiamo questo paragone, allora la protagonista di questo romanzo, Luciana, è una parente stretta di Jo March, la più indipendente, quasi ribelle, delle quattro sorelle protagoniste di Piccole donne. - Lungo la ferrovia
Romanzo
Nel romanzo tornano, esaltati, i concetti della Vertua di amore per la famiglia, per il prossimo, e la religione (non può mancare un parroco buono fino all’eroismo). I protagonisti affrontano reciproche incomprensioni, gelosie, maldicenze dei compaesani, che alla fine vengono sconfitti dalla profondità del loro sentimento. - Maria
Questo romanzo, a differenza di altri della Vertua, non ha una specifica lezione morale da amministrare alle signorine di inizio Novecento, ma si limita a divertirle, mostrando il passaggio da bambina a donna della graziosa protagonista, e il mutato equilibrio famigliare che ne deriva. - La najade della cascata
Romanzo
Questo romanzo del 1919 di Vertua Gentile è dedicato all'amor di patria, sentimento nobile e caro anche alle donne, fanciulle o mamme. Nelle retrovie, la cura dei feriti è un impegno concreto per la protagonista, che diventa un'infermiera premurosa e instancabile. Ma anche nelle corsie può nascere l'amore. - No e poi no!
Romanzo
Molti temi caratteristici della Vertua sono presenti anche in questo romanzo: il lieto fine che premia la virtù delle fanciulle, la bellezza della natura nelle Prealpi e la maggiore salubrità della valle nei confronti della città; la solidarietà delle amiche contrapposta alle maldicenze. - Nora
Romanzo
In questo romanzo della Vertua tornano i temi a lei più congeniali e nei quali individua elementi per l'educazione delle fanciulle: la giovane bellissima, dotata di virtù ma orfana e povera; l'invidia che porta quasi al 'bullismo'; la generosità disinteressata di persone oneste; il trionfo dell'amore. - L'odio di Rita
Romanzo
Questo è stato uno dei romanzi più popolari della scrittrice, forse perchè più che in altri è forte la possibilità di immedesimarsi nella storia di Rita, qui descritta in tutte le sfumature di sentimenti, ed in una alternanza di colpi di scena, in un idilliaco scenario delle valli prealpine. - Quella voce!
Romanzo
Come in molte altre sue opere, l’Autrice sceglie come sue eroine due giovani già provate dal lutto e dalla sventura, entrambe orfane e amiche dall’epoca del collegio. Seguiamo attraverso il loro epistolario e qualche pagina del diario la vita delle due giovani, e le considerazioni che esse fanno su aspetti della loro quotidianità assumono carattere indicativo del sentire dell’epoca. - Il romanzo d'una signorina per bene
Anche con questo romanzo Vertua si pone il compito di educare le giovani donne dell'Italia Umbertina. Qui la protagonista è Lucia, bellissima diciottenne, orfana di madre, costretta ad affrontare mille difficoltà, in un'ambientazione marina, insolita per la scrittrice. - Storia d’una bambola
Questo è un romanzo proprio per bambine, nel quale questa volta è una bambola, con altri giocattoli, a raccontare i suoi pensieri, le sue vicissitudini, i suoi umori per istruire le lettrici-mammine in erba a diventare da grandi delle ottime madri di famiglia. - Toni generoso
Il romanzo è abbastanza insolito nella produzione letteraria dell'autrice: se permane l'intento educativo, qui si moltiplicano i personaggi e l'ambientazione questa volta tocca il mondo del Circo e spazia tra Europa ed America. - Ulrica
Romanzo
Il romanzo, pubblicato nei primi anni del Novecento dalla prolifica scrittrice Anna Vertua Gentile, racconta la vicenda della giovane, bella e ricca Ulrica, che per un incidente mentre pattina, è costretta a letto immobile, forse per sempre.