Un’ora allegra

I due racconti che compongono questo volume, uscito nel 1912 e digitalizzato a partire dalla prima edizione di Madella, hanno come protagonisti due ragazzini, Tonino e Giglio, impegnati in un viaggio di crescita e di scoperta, e con un contorno di comprimari giovani ed adulti, familiari e compagni di giochi. I due protagonisti non potrebbero essere più diversi: Tonino è di buona famiglia ed amante dell’avventura; per una sventatezza crede di essere inseguito dagli sbirri e fugge di casa, affrontando avventure per mare e per terra, senza poter tornare per paura dei castighi. Giglio è un trovatello allevato da un povero contadino, rapito da una malvagia coppia di sfruttatori di bambini, da cui riesce a fuggire insieme con due compagne di sventura, sempre cercando di ritornare alla sua casa di campagna.

Il tono del primo racconto è decisamente scanzonato, mentre più drammatiche sono le vicende narrate nel secondo racconto; ma in entrambe le storie, il lieto fine riguarda anche gli adulti: lo zio di Tonino si riconcilierà con i parenti con cui aveva litigato per futili motivi, mentre Giglio ritroverà la sua famiglia di origine, ed il buon contadino che l’aveva allevato farà fortuna: insomma alla fine tutti “vissero felici e contenti”.

Anna Vertua fu definita “la figlia ideale di un matrimonio tra De Amicis e la Alcott” per quanto riguarda la sua produzione destinata all’infanzia, che accompagna quella destinata a fanciulle e signore, ma se ne distingue per gli intendimenti pedagogici. Come De Amicis, la Vertua pensa a coltivare, nei giovani italiani, quei nobili sentimenti che dovranno formare l’Italia di domani: onestà, sincerità, rispetto per la religione cattolica. La forma scelta è anche per la Vertua il racconto, con protagonisti i fanciulli, in modo che i piccoli lettori possano identificarsi nei personaggi ed appassionarsi alle loro vicende. Meno drammatiche delle storie del libro Cuore, l’intendimento di educare divertendo è comunque raggiunto dall’autrice in questo libro.

Sinossi a cura di Gabriella Dodero

Dall’incipit del primo racconto Giocondità:

— Psst! psst!
— Psst! psst!
— Tonino! Tonino!
— Dorme come un ghiro!
— Si deve essere addormentato sul testo d’aritmetica. Lo vedi là su l’erba il povero libriccino aperto e sgualcito?
— Psst! psst!
— E’ inutile, non sente.
Tonino infatti, dormiva sodo, sdraiato all’ombra del platano, con la testa sostenuta dal braccio ripiegato.
Il sonno doveva davvero averlo preso mentre studiava, poichè sul tavolino di pietra erano libri, quaderni, calamaio, penna, e… un quadrato di soldatini di stagno pronti a la battaglia.
Tonino aveva lo spirito battagliero. In lui c’era forse la stoffa d’un futuro generale, di quelli, che sanno sempre guidare i soldati alla vittoria. Il guaio era che lo spirito battagliero gli attirava intanto rimproveri, bocciature e mortificazioni. Le sue tasche erano sempre piene di soldatini, di legno o di stagno e perfino di gomma: aveva formato un esercito di soldati Russi e Giapponesi, che ben inteso, erano sempre i vincitori: e… pur troppo!… passava il tempo, che avrebbe dovuto dedicare allo studio, a guidare i suoi eserciti a sconfitte e a trionfi. Una volta a scuola, mentre il maestro si sgolava a spiegare, egli, che studiava intanto un piano di battaglia, uscì a gridare: — Avanti!… fuoco…! vittoria!… viva il Giappone!…

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titolo:
Giocondità
sottotitolo:
Un’ora allegra
titolo per ordinamento:
Giocondità
descrizione breve:
Due racconti destinati ai fanciulli, con un fanciullo come protagonista, impegnato in un viaggio di crescita e di scoperta, e conclusi con il più classico “vissero felici e contenti”. Un tono più leggero e scanzonato per il primo, più drammatico e sofferto per il secondo, ed un chiaro intendimento educativo costituiscono gli ingredienti di questo volume, scritto nel 1912 dalla prolifica autrice di libri per fanciulli.
autore:
opera di riferimento:
Giocondità : un’ora allegra / Anna Vertua Gentile. - Sesto S. Giovanni : Casa Ed. Madella, 1912. - 359 p. ; 19 cm.
licenza:

data pubblicazione:
28 settembre 2021
opera elenco:
G
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Umberto Galerati, umgaler@alice.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Gabriella Dodero