Dall’incipit del libro:

La mia vita non può assurgere a valore di esempio, comunque considerata. Anonima nella folla anonima, essa trae luce dal pensiero, dall’ideale che sospinge l’umanità verso migliori destini. E questo ideale io riassumo co me balena nel mio pensiero. Nacqui l’11 giugno 1888 da Giovan Battista Vanzetti, e da Giovanna Nivello, in Villafalletto, provincia di Cuneo, Piemonte. Questo comune che sorge sulla sponda destra della Maira, ai piedi di una bellissima catena di colline, è eminentemente agricolo. Qui vissi fino all’età di tredici anni, in seno alla famiglia. Frequentai le scuole locali; am avo lo studio e ottenni il primo premio all’esame di proscioglimento, il secondo nel catechismo. Mio padre era in deciso se farmi studiare o darmi un mestiere. Un giorno lesse su La gazzetta del popolo che a Torino quarantadue avvocati avevano concorso per un impiego da 45 lire al mese. Si decise. L’anno 1901 mi portò presso il signor Comino esercente una pasticceria nella città di Cuneo.

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titolo:
Non piangete la mia morte
titolo per ordinamento:
Non piangete la mia morte
autore:
opera di riferimento:
Non piangete la mia morte : lettere ai familiari / Bartolomeo Vanzetti ; a cura di Cesare Pillon e Vincenzina Vanzetti. - Roma : Editori riuniti, 1962. - 221 p. ; 23 cm. – (Orientamenti)
cura:
Pillon, Cesare e Vanzetti, Vincenzina
licenza:

data pubblicazione:
21 febbraio 2008
opera elenco:
N
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
revisione:
Paolo Oliva, paulinduliva@yahoo.it