Dall’incipit del libro:

Gran bella cosa il novellare, cioè l’immaginare, il fantasticare, il creare! Maravigliar la gente e ingannar sè stessi, trovarsi sopra un piedistallo d’idealità, sublime in mezzo alla folla, che protende i visi in su, batte le mani e vi decreta il trionfo! Ci si fa poi un’altra vita oltre a questa; si ama, si odia, si gode, ci si tormenta, lassù, in quella regione alta, tutta nuvole e colori, e luce e tempeste, della fantasia. Della fantasia e del cuore: le tempeste sono del cuore. Ci vivono dentro altri esseri che sono creature nostre, sangue nostro, e le abbiamo vedute nascere; e le vediamo muoversi, parlare, ridere, piangere, morire, come noialtri che viviamo. Quando si soffre troppo, si ridiscende dall’alto, o rovinosamente si piomba con un colpo che ci spezza le ali: si sorride dopo e ci si compiace della potente illusione. Accade, diciamo così, come in quei sogni spaventosi, quando ci si dice dormendo: «Ebbene, sì, questo è sogno.» È una consolazione. In quest’altra delle vite che viviamo giorno per giorno, si soffre lo stesso; ma quando il dolore ci punge forte, ci mette gli artigli nell’anima, ci fa sanguinare da tutte le parti, non si può discendere da alcuna altezza, perchè siamo già in basso, siamo sempre in basso, pur troppo!

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titolo:
Nuove novelle
titolo per ordinamento:
Nuove novelle
autore:
Federigo Verdinois
opera di riferimento:
Nuove novelle / Federigo Verdinois. - Firenze: Felice Paggi, 1882. - 253 p.; 19 cm. - (Biblioteca ricreativa).
licenza:

data pubblicazione:
30 settembre 2015
opera elenco:
N
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
A. Loredana Marzi, a.marzi1@tin.it