Edizione del 1550 per i tipi di Lorenzo Torrentino – Firenze.
Disponibile una riproduzione – purtroppo a bassa risoluzione – del frontespizio originale di questa edizione (da una xilografia del Vasari stesso).
Dall’incipit del libro:
Poi che la Eccellenzia Vostra, seguendo in ciò l’orme de gli illustrissimi suoi progenitori e da la naturale magnanimità sua in citata e spinta, non cessa di favorire e d’esaltare ogni sorte di virtú dovunque ella si truovi, et ha spezialmente protezzione de l’arti del disegno, inclinazione a gli artefici d’esse, cognizione e diletto delle belle e rare opere loro, penso che non le sarà se non grata questa fati ca presa da me di scriver le vite, i lavori, le maniere e le condizioni di tutti quelli che, essendo già spente, l’hanno primieramente risuscitate, di poi di tempo in tempo accresciute, ornate e condotte finalmente a quel grado di bellezza e di maestà dove elle si truovano a’ giorni d’oggi. E percioché questi tali sono stati quasi tutti Toscani e la piú parte suoi Fiorentini e molti d’essi da gli illustrissimi antichi suoi con ogni sorte di premii e di onori incitati et aiutati a mettere in opera, si può dire che nel suo stato, anzi nella sua felicissima casa sian o rinate, e per benefizio de’ suoi medesimi, abbia il mondo queste bellissime arti ricuperate e che per esse nobilitato e rimbellito si sia.


