L’interesse filosofico ha fatto da propulsore di tutta l’attività intellettuale di Ida Vassalini quale mezzo per il raggiungimento di una verità che poteva scaturire dalla diretta conoscenza del pensiero orientale. Ma questa conoscenza era anche mediata dalla riflessione sul pensiero del principale suo punto di riferimento, il filosofo Giuseppe Rensi che fu anche suo insegnante. Rensi seppe sicuramente intuire, anche attraverso immagini liriche, quello che vedeva nell’essere umano come slancio verso il divino, inteso soprattutto come espressione di una volontà tesa al vero e al bene.

In coerenza con queste riflessioni filosofiche scaturiscono le Liriche del dubbio, pubblicate a Bergamo nel 1931. Il dubbio, e lo scetticismo rensiano, diventa presupposto per addentrarsi nella ricerca di una verità più appagante, più totalizzante, nell’ambito delle filosofie orientali. Ida Vassalini non sembra scrivere per comunicare, ma per se stessa, infatti i suoi contributi sono sporadici, in genere brevi, ma tuttavia sufficienti per esprimere le proprie ansie, tramite un impeto di domande, di dubbi, appunto, ma anche per cercare una direzione, un orientamento. Il male del mondo è visto con un occhio che va oltre la tristezza, ne coglie il senso tragico e profondamente sentito, simbolicamente identificato negli oggetti e nelle situazioni. In queste poesie troviamo quindi sopratutto il tentativo di materializzare il sogno, e in questo sogno trovare la risposta alle domande con le quali si chiudono molte di queste liriche. Perché sono queste domande, i dubbi appunto, che racchiudono esse stesse la risposta o che risposta non ne richiedono affatto; non ci si può attendere rivelazioni ma indicazioni su un percorso verso la libertà, le opportunità che uniscono il genere umano in un destino che dovrebbe essere comune.

Un altro riferimento filosofico per Ida Vassalini è probabilmente quello di Gustav Theodor Fechner del quale lo stesso Rensi tradusse Nanna, o l’anima delle piante. Dice Faggi a proposito di Fechner: «Il Fechner ammette senza restrizione il cosidetto principio del Parallelismo; per lui ogni fatto psichico, sia d’ordine superiore, sia d’ordine inferiore, è collegato a cangiamenti materiali, senza i quali non potrebbe prodursi.» [Sia il testo di Faggi che la traduzione di Rensi saranno presto pubblicati in questa biblioteca Manuzio]

Ed ecco che troviamo nelle liriche:

Precipita il torrente, e le radici
Svelle ai forti alberi annosi, ma nuove
Sorgenti dona a l’umano lavoro
Fecondo e bello. […]

Stanca m’appoggio a lo straziato tronco
D’antico ulivo. E lieti intorno a me,
Spuntano, fra le alte erbe, i nuovi fiori. […]

Triste l’immensa del lago pacata
Distesa;
Vive nel fondo una flora che al sole
Si cela; […]

Questo torrente, questo sole, questo ulivo sono le immagini che fanno da ponte tra il mondo psichico e il materiale mutamento e che indicano come ogni fenomeno della natura abbia un’anima alla cui vita interiore possiamo partecipare.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

La prima lirica del libro Sempre così nel mondo senza pace?:

Precipita il torrente, e le radici
Svelle ai forti alberi annosi, ma nuove
Sorgenti dona a l’umano lavoro
Fecondo e bello.

Sempre così nel mondo senza pace?
Gioie e dolori, vita e morte – sempre
In un confusi?

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titolo:
Liriche del dubbio
titolo per ordinamento:
Liriche del dubbio
descrizione breve:
In queste poesie troviamo sopratutto il tentativo di materializzare il sogno, e in questo sogno trovare la risposta alle domande con le quali si chiudono molte di queste liriche, nella ricerca di indicazioni su un percorso verso la libertà.
autore:
opera di riferimento:
Liriche del dubbio / Ida Vassalini. - Bergamo : I quaderni di Il pensiero, 1931. - 111 p. ; 21 cm. - I quaderni di Il pensiero ; 35.
licenza:

data pubblicazione:
19 marzo 2024
opera elenco:
L
descrittore Dewey:
Poesia italiana (sec. 20.)
soggetto BISAC:
POESIA / Generale
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
impaginazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
Claudia Pantanetti, liberabibliotecapgt@gmail.com
Gabriella Dodero
revisione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it