Nicola Valletta

Nicola Valletta nacque nel 1748 ad Arienzo nel Regno di Napoli.

Giovanissimo lasciò il paese natale per stabilirsi a Napoli presso il Carfora, avvocato di grido, che lo incoraggiò negli studi mettendogli a disposizione la biblioteca.

Mostrò sempre intelligenza e competenza umanistica, tanto che a 17 anni concorse alla cattedra di etica dell’Università, ma, per la troppo giovane età, non la ottenne.

Esercitò l’avvocatura, ma preferiva studio ed insegnamento; insegnava privatamente istituzioni civili e canoniche. A 25 anni ottenne la cattedra di istituzioni civili. Fu professore di diritto romano, e decano della facoltà di legge.

Pubblicò in latino su istituzioni del dritto romano e canonico, sul dritto feudale, e sul dritto del regno di Napoli. Frequentava circoli culturali e salotti della capitale, diventandone rappresentante di rilievo.

La Cicalata sul fascino dapprima manoscritta e divulgata tra i frequentatori di tali circoli (forse l’accademia degli Orti), venne poi pubblicata arricchita delle note.

Viene citata da ogni autore successivo che tratti di folklore o credenze popolari del Sud Italia, se non anche della jettatura stessa. La sua Cicalata ebbe un grande successo ed influenzò anche autori stranieri come Gautier (vedi il suo Jettatura nella nostra biblioteca) e Dumas padre (Il Corricolo).

Del Valletta e della Cicalata tratteranno successivamente De Martino, Cocchiara, Croce, Pitré.

Scrisse molte poesie (Canzonette) più per diletto che per la loro pubblicazione (..più per le spinette delle dame, che per essere messe alla pubblica luce …A. Mazzarella). In vernacolo napoletano scrisse: Arazio a lo mandracchio versione in vernacolo di scritti di Orazio, autore che amava; l’opera fu pubblicata postuma dagli eredi.

Morì a Napoli nel 1814.

Fonti: