Dall’incipit del libro:

Ogni qualvolta ci tocca leggere in un giornale o in un libro, che l’autore ha vissuto ai fianchi della plebe, per provare ch’egli è saputo in materia, un fiotto di rabbia ci scappa dal labbro. Bisogna averla avvicinata, esser disceso nel sottosuolo, saperne i costumi, le sofferenze, i digiuni, le ingiustizie. Bisogna aver vissuto con lei; aver riposato sullo stesso capezzale di granito o di paglia, aver indossato gli stessi cenci, essersi riscaldato al gran fuoco comune: il sole. Bisogna aver provato il pungolo della fame sotto il cielo inondato di luce, tra gli uccelli che si cibano liberamente innanzi alle risorse della natura; bisogna aver pianto tra un mondo di gente paffuta e allegra e brilla che passa e ripassa sotto agli occhi, quasi, insulto, quasi scherno alle budella che rumoreggiano sordamente…. Bisogna insomma aver attraversato tutte le vicissitudini che rappresentano la lunga catena del martirologio plebeo che di anello in anello va a lambire i piedi del boia. Fuori di questa condizione, non si possono dire sulla «canaglia» che menzogne, buaggini, asinerie; non si possono scrivere che romanzi. È del resto un pervertimento generale.

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titolo:
Gli scamiciati. Seguito alla Milano sconosciuta
titolo per ordinamento:
scamiciati. Seguito alla Milano sconosciuta (Gli)
autore:
opera di riferimento:
"Gli Scamiciati Seguito alla Milano sconosciuta", di Paolo Valera; Collana Letteratura Italiana; Riproduzione anastatica dell'edizione di Milano, G. Ambrosoli e C., 1881; Lampi di Stampa Edizioni; Milano, 2000
licenza:

data pubblicazione:
22 maggio 2006
opera elenco:
S
ISBN opera di riferimento:
88-488-0259-1
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it Alberto Barberi, collaborare@liberliber.it
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it