Dall’incipit del libro:
Nella storia cinquantenaria non c’è terreno cammina bile. Più mi sforzo a gambate di giungere in qualche zona sbloccata dalla melma ufficiale, e più sdrucciolo e più mi inzacchero e più sprofondo e più mi trovo chiuso nelle tortuosità fangose. Sono come in un’immensa metropoli di fango. Luce gi allastra, vie limacciose, edifici di loto, monumenti di mota viscida, personaggi di palta. Mi pare di avere negli occhi le pillacchere e sul viso la belletta. L’aria stessa che respiro è impura. Sente di cloaca. Sono nel periodo della contaminazione, nel periodo della fame, nel periodo della corruzione parlamentare, nel periodo delle atrocità politiche, nel periodo della vigliaccheria italiana. Voltatevi indietro. Ecco l’Italia nelle mani dei farabutti, dei mascalzoni, dei truffatori, dei ribaldi. Sfilate , miserabili!


