In questa monumentale biografia, il Villari ha cercato di fornire un’attenta narrazione della vita del grande stratega e filosofo fiorentino, sia nel contesto famigliare che nella cancelleria. Un’oculata esposizione di tutte le sue debolezze, le sue legazioni, la sua vita pubblica e le sue opere.
Dall’incipit del libro:
Il decennio in cui Giulio II sedette sulla sedia di San Pietro (1503-1513), fu un periodo memorabile nella storia della politica, memorabilissimo in quella della cultura italiana. Con una volontà indomabile, con un impeto più che giovanile, guidato sempre dal pensiero di riconquistare alla Chiesa le provincie che, secondo lui, le erano state usurpate; d’ingrandirne, di renderne forte e temuto lo Stato, questo Papa, che aveva già sessanta anni, agitò il mondo. Egli tenne in mano le fila della politica in tutta l’Europa, ora a vantaggio ora a danno d’Italia, che divenne il campo aperto alle grandi battaglie, le quali finirono coll’esserle cagione d’irreparabili sventure. Le proporzioni gigantesche, che questi fatti presero quasi istantaneamente, dovevano lasciare una profonda impressione nell’animo degli uomini, per poco che guardassero e meditassero su ciò che intorno ad essi seguiva. Certo è che si vide allora un grande incremento nella cultura, e nuovo splendore ne ebbero le opere letterarie, massime di politica e di storia, nelle quali gl’Italiani, con insuperabile originalità, riuscirono maestri all’Europa. In verità, quando, in mezzo a quel sanguinoso cataclisma, che, incominciato colle battaglie d’Agnadello, di Ravenna, di Pavia, finì col sacco di Roma e l’assedio di Firenze, noi vediamo che si scrivono le opere del Machiavelli e del Guicciardini, possiamo riconoscere una relazione naturale fra di esse ed i grandi, sebbene dolorosi, tragici fatti, in mezzo ai quali furono composte. Ma quando vediamo che, nel medesimo tempo, si scrivono poemi come quello dell’Ariosto, commedie, novelle, satire, sonetti, poesie burlesche d’ogni sorta, allora chi può negare che tutto ciò abbia l’apparenza d’un singolare contrasto?

