Dall’incipit del libro:
La sensibilità dell’uomo, il grande arcano, al qual e è stata ridotta come a generale principio ogni azione della fisica sopra di noi, si divide, e scompone in due elementi, e sono amor del piacere e fuga del dolore: tale almeno è la comune opinione degli uomini pensatori e maestri. Ognuno conosce e sente quanta influenza abbiano il piacere e il dolore nel determinare le azioni umane; la speranza, il desiderio, il bisogno del primo; il ti more, lo spavento, l’orrore del secondo, danno il moto a tutte le nostre passioni. Tutti gli amatori delle belle arti sanno, che il loro scopo parimente è il piacere, col quale allettano altrui a ben accogl iere e l’utile, e il vero. I tentativi adunque destinati a conoscerne l’indole, a illuminare questi primordiali oggetti, sono meritevoli di qualche attenzione. Se fra le tenebre, ove sta riposta la parte preziosa dell’uomo, che si cela all’uomo medesimo, ci foss e possibile carpire una nozione esatta del piacere, e del dolore, una precisa definizione, che ce ne palesasse la vera essenza, si sarebbe fatto un passo importantissimo, e sarebbesi acquistata una generalissima e utilissima teoria applicabile alla liberale eloquenza, alla seduttrice poesia, alle bell’arti tutte e all’uso comune della vita medesima, perchè ci darebbe la norma, e ci additerebbe i mezzi, onde potere colle attrattive di lui rendere le azioni degli uomini cospiranti alla nostra felicità.


