I viaggi di Mandeville (in inglese The Travels of Sir John Mandeville, conosciuto anche come Voyage d’outre mer) è un resoconto di viaggio del XIV secolo a firma di Jehan de Mandeville, tradotto in inglese con sir John Mandeville. Il presunto resoconto iniziò a circolare tra il 1356 e il 1366 probabilmente in lingua anglo-normanna.
L’opera appartiene al filone del viaggio inventato, apocrifo, cioè falsamente attribuito ad altri, diffusa poi in particolare nei secoli XVII e XVIII, sulla spinta delle grandi esplorazioni geografiche ma prima che prendesse piede un’autentica cultura scientifica dell’esplorazione.
Benché il racconto descrivesse in realtà un viaggio immaginario, fu creduto autentico per almeno due secoli. Il racconto raccolse una straordinaria popolarità, anche grazie alla traduzione in molte altre lingue: ceco, danese, olandese, irlandese. Molti esploratori successivi, tra i quali Cristoforo Colombo e Martin Frobisher, furono notevolmente influenzati da quest’opera, nonostante vi siano descrizioni di cose irreali e di natura fantastica.
Nella prefazione del racconto dei viaggi l’autore si definisce un cavaliere e afferma di essere nato e cresciuto in Inghilterra, nella città di St Albans. Si ritiene comunemente che “sir John Mandeville” fosse in realtà uno pseudonimo, forse di un francese, Jehan a la Barbe, o di altri.
Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/I_viaggi_di_Mandeville
Dall’incipit del libro:
Poi che io v’ò detto e scritto di sopra el magnifico.12 della Terra Santa, e del paese d’intorno, e di molte vie per andare a quele tere e al monte Sinai, e della minore Babillonia, e degli altri luoghi sopradetti, oramai è tempo di parlare, se vi piace, del paese confinante e de le altre province e isole di diverse gente e bestie che sono oltre a quegli confini, perchè nel paese di là sono di molte strane contrade e molte diverse regione per cagione di quatro fiumi che vengono dal paradiso terrestre, perchè Mesopotamia, il Reame di Caldea e Arabia sono tralle due riviere di Tigris ed Eufrates: e i Reami di Artusia, di Assiria, di Media e di Persia sono tralle riviere del Nilo e di Tigris: e Soria, della quale v’ò parlato di sopra, e Palestina e Finice sono tra il fiume di Eufrates e il mare mediterraneo; el qual mare mediterraneo dura di lungo da Maroch sopra il mare di Spagnia infino al mare grande, sì che e’ dura oltra Gostantinopoli oltre a ccc°. xl. leghe lombarde, verso el mare Occeano. In India è il mare di Sithia, il quale è sempre serrato di montagnie: e poi di sotto Sithia, dal mare Caspio infino al fiume di Tanai, è Amazonia, cioè terra di femine, ove non sono se non femine: e poi il Reame di Albania, el quale è molto grande; e chiamasi Albania, perchè le gente del paese sono più bianche che l’altre d’intorno. In questi paesi son cani sì grandi e sì forti, che uccidono e lioni. E poi appresso v’è Ircania, Ibernia e molte altre regione. E tra el mare rosso e el mare Occiano, verso mezo dì, è la regione di Etiopia e la superiore Libia; la quale Libia comincia al mare di Spagnia, dove sono le colonne d’Ercole, e dura infino inverso Etiopia e Egitto.

