1846-1849

Contiene:

I. LETTERE, SCIENZE E ARTI.

La poesia del quarantotto. ENRICO PANZACCHI.
La poesia del Giusti. ISIDORO DEL LUNGO.
G. G. Belli e la Vita Romana. ALFREDO BACCELLI.
[La conferenza di Baccelli è sotto copyright fino al 2026, ed è stata rimossa da questo file]
Il Teatro. Una musa scomparsa. VINCENZO MORELLO.
Le Belle Arti: dall’Hayez ai fratelli Induno. UGO OJETTI.
Il Vapore e le sue applicazioni. GIUSEPPE COLOMBO.

II. STORIA.

A sedici anni sulle barricate di Milano. PAOLO MANTEGAZZA.
Venezia nel 1848-49. POMPEO MOLMENTI.
Volontari e regolari alla prima guerra dell’Indipendenza italiana. FORTUNATO MARAZZI.
La démocratie spiritualiste selon Mazzini, et selon Lamartine. PAUL DESJARDINS.

III. STORIA.

Pio IX e Pellegrino Rossi. ERNESTO MASI.
I moti di Napoli nel 1848. FRANCESCO NITTI.
[La conferenza di Nitti è sotto copyright fino al 2024, ed è stata rimossa da questo file]
La Sicilia e la Rivoluzione. FRANCESCO CRISPI.
I moti toscani del 1847 e 1848: loro cause ed effetti. NICCOLÒ NOBILI.

Dall’incipit del libro:

Il ’48 considerato in uno dei suoi tanti aspetti, forse il più attraente, si presenta a noi come una sonante e fulgida pagina di poesia. Aspettando che i miei illustri colleghi, rivolgendosi alla vostra ragione, di mano in mano illustrino gli altri aspetti di quell’epoca memorabile, lasciate che io v’intrattenga un poco di questa poesia del ’48, la quale, più che nelle carte dei poeti, fu scritta nei fatti e nei cuori. Poeta ispirato e fecondo fu allora il popolo italiano; e tutti, in alto e in basso, furono poeti per un momento, poichè una corrente irresistibile trasse e confuse gli italiani di tutte le classi a vivere e ad agitarsi negli stessi entusiasmi.
Era il tempo in cui un frate benedettino nella solitudine del suo cenobio, nel silenzio della sua cella, dopo avere scritto una storia della Lega lombarda, la dedicava al Papa con queste parole: – Affacciatevi, Beatissimo Padre, alla ròcca dei secoli, ed ascoltate la voce dei tempi nuovi. Scrutate i nostri cuori, e vedrete che noi siamo sempre degni nepoti di quei Lombardi, che così eroicamente congiunsero la fede e l’amor di patria. – Poi continuava: – Togliete, o Padre Santo, la bandiera che Alessandro III appese al sepolcro del beato Pietro, dopo aver debellato Barbarossa; e fatela sventolare al sole d’Italia! –
Strano frate ed insolito linguaggio! Era questa la voce isolata di un asceta sognatore?… No. Se il Padre Tosti dall’altezza di Montecassino avesse teso l’orecchio, avrebbe sentito voci somiglianti alla sua, in quei giorni benedetti, sonare per tutta l’Italia e passare le Alpi e invadere tutta l’Europa e volare at di là dell’Atlantico. Cessavano i tristi esilii. Uomini che per amor di patria avevano dovuto riparare in America ritornavano sopra una nave che s’intitolava «La Speranza», ed entrati nel Mediterraneo e visto nell’orizzonte gli umili confini della Patria si sentivano gonfiare gli occhi di lacrime, si abbracciavano, e gridavano: – Viva Pio Nono! Viva l’Italia libera! Dio lo vuole! – Che cosa era successo? Era sogno di menti esaltate?

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titolo:
La vita italiana nel Risorgimento
sottotitolo:
1846-1849
titolo per ordinamento:
vita italiana nel Risorgimento (La)
autore:
opera di riferimento:
La vita italiana nel Risorgimento : 1846-1849 : terza serie. - Firenze : R. Bemporad & Figlio, 1900. - 3 v. ; 20 cm.
licenza:

data pubblicazione:
27 novembre 2019
opera elenco:
V
soggetto BISAC:
STORIA / Generale
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
revisione:
Barbara Magni, bfmagni@gmail.com