Pubblicato in occasione del “Giorno del Pubblico Dominio”.
Dall’incipit del libro:
Nel maggio 1917, allorché la guerra infieriva di più in Europa e da circa tre anni ogni lavoro scientifico collettivo era cessato, mentre l’attività intellettuale era pressoché interamente rivolta ad opere tecniche di guerra, molti scienziati e varie Accademie si trovarono concordi nel pensare che conveniva riprendere, se non in tutto, almeno in parte l’interrotto lavoro, onde non andassero perduti, per mancanza di continuità, frutti preziosi di lunghe precedenti fatiche.


