Dall’incipit del libro:
“Una villetta fabbricai, che appena
Quindici metri si dilata in fronte,
Ricca, più che di suol, d’aria serena
E di largo, poetico orizzonte.
Quinci dell’Alpi la nevosa schiena
Che vien di monte degradando in monte;
Quindi il cheto Astichel d’argentea vena,
E tinto in rosso sovra l’acque il ponte.
Datur hora quieti in bronzo impresso
Sta sul frontone. È di Virgilio il verso
Là nell’Eneide, ove dal Sonno oppresso
Palinuro ne mostra in mar sommerso.
Naufrago anch’io del mondo e di me stesso
Possa qui ber l’obblio dell’universo!”

