Romanzo

La freccia nel fianco è un romanzo di Luciano Zuccoli, pseudonimo del romanziere italo svizzero Luciano Von Ingenheim (1868 – 1929), pubblicato nel 1913.

Il romanzo uscì dapprima a puntate su La Lettura, rivista mensile del Corriere della sera, illustrato da Vittorio Corcos. Fu pubblicato lo stesso anno in volume dall’editore Treves e ristampato costantemente ogni anno, per lo meno fino al 1929, anno della morte dell’autore. Dimenticato, fu riscoperto negli anni settanta, «nell’ambito del più generale recupero, da parte di alcuni studiosi, del romanzo d’appendice».

È considerato il capolavoro di Luciano Zuccoli il quale «fuse nel romanzo i temi a lui più cari: la rappresentazione dell’adolescenza, una sensualità passionale e mondata e una manierata raffinatezza propria di un’epoca in cui dominava lo stile liberty».

Nicoletta Dossena, una ragazza diciottenne appartenente a una ricca famiglia borghese, conosce Brunello, un bambino di otto anni figlio del conte Fabiano Traldi di San Pietro, un gaudente con il vizio del gioco, e di Clara Dolores, una donna fragile e frivola. Nonostante la differenza di età, fra Nicoletta e Brunello nasce un “casto idillio”. Nicoletta respinge la corte del conte Massenti soprattutto quando apprende che costui è l’amante di Clara Dolores. Nicoletta e Brunello sono tuttavia separati dopo che il padre di lui è costretto a scappare, per sfuggire a un creditore.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/La_freccia_nel_fianco_(romanzo).

Dall’incipit del libro:

S’eran conosciuti, una mattina di vento e di sole, in un piccolo paese sulle rive del lago. Egli aveva otto anni e si chiamava Brunello. Un giorno doveva essere il conte Bruno Traldi di San Pietro, con un largo stemma, varii titoli d’antichi dominii perduti e quel tanto di patrimonio che Fabiano suo padre, giuocatore, avrebbe potuto lasciargli. Ella si chiamava semplicemente Nicoletta Dossena, apparteneva a famiglia borghese arricchitasi nell’industria; contava diciotto anni, era dritta nell’anima come nel corpo; alta e formosa. Il piccolo Bruno aveva già girato il mondo. Recava dentro di sè una malinconia e una rabbia di ribellione, un germe di scoramento e una volontà d’ostinazione meditata, un gusto di beffardaggine incosciente, che in così tenera anima sbigottivano e parevano straordinarii. Non aveva mai potuto vivere in pace quei suoi pochi anni di vita. La madre, Clara Dolores, divisa dal conte Fabiano, voleva il figlio; il padre lo toglieva alla madre: Bruno stava ora con l’una, ora con l’altro; più spesso col padre, più volontieri con la madre; avvenivano liti, lavoravano avvocati, si scambiavano lettere e telegrammi e carta bollata per averlo. E da ultimo era intervenuta anche la famiglia del conte Fabiano, madre e fratelli, per toglierlo ai due coniugi in guerra e metterlo in collegio. 

Il testo è tratto da una copia in formato immagine presente sul sito Internet Archive (http://www.archive.org/). Realizzato in collaborazione con il Project Gutenberg (http://www.gutenberg.org/) tramite Distributed Proofreaders (http://www.pgdp.net/).

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titolo:
La freccia nel fianco
sottotitolo:
Romanzo
titolo per ordinamento:
freccia nel fianco (La)
descrizione breve:
La rappresentazione dell'adolescenza, una sensualità passionale e mondata e una manierata raffinatezza propria di un'epoca in cui dominava lo stile liberty.
autore:
opera di riferimento:
La freccia nel fianco : romanzo / Luciano Zuccoli - Milano : Treves, [1917] - 316 p. ; 19 cm.
copertina:
[elaborazione da] "Der Kuß" di Gustav Klimt. - Austrian Gallery Belvedere, Vienna. - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Gustav_Klimt_017.jpg. - Pubblico Dominio.
licenza:

data pubblicazione:
29 marzo 2018
opera elenco:
F
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Distributed proofreaders, https://www.pgdp.net/
Ugo Santamaria
impaginazione:
Federico Ranieri
Ugo Santamaria (revisione)
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Ugo Santamaria
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Ugo Santamaria