Pubblicato Brani inediti dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. A cura di Giovanni Sforza.
Dall’incipit del libro:
È indescrivibile il rumore che levarono e la voga che ebbero dal 1814 in poi i romanzi storici di Walter Scott. Si succedevano gli uni agli altri con una rapidità addirittura maravigliosa, e i lettori erano affascinati dalla sua inesauribile fantasia, dalla verità, dalla vivezza e dalla bravura con la quale dipingeva un paese pittoresco come la Scozia; facendone rivivere gli aspetti eroici, le tradizioni poetiche e le antiche leggende. In questo genere di letteratura, che non aveva riscontro nell’antica, il mondo d’allora vide un nuovo sentiero aperto allo spirito umano, vi riconobbe l’invenzione d’una maniera sconosciuta di scriver la storia degli uomini, con i loro usi, i loro costumi ed i loro pregiudizi. I romanzi dello Scott si tradussero in ogni lingua; diventarono la lettura ambita e cercata, desiderata e gradita di tutti. Un’infinità di persone si dettero a scriverne, tenendoli per modello. Nella stessa Edinburgh (la sua città nativa) tra il ’19 e il ’23 comparvero dodici romanzi. Erano di tre autori diversi, ognuno de’ quali, imitando anche in questo il caposcuola, nascondeva il proprio nome; uno di loro, Giovanni Galt, rivaleggiò perfino con lui per la fecondità. In Francia gli imitatori e i seguaci di Walter Scott andarono moltiplicando ogni giorno; alcuni levarono talmente grido, che i loro romanzi finirono con essere tradotti e stampati tra noi.