Grazie a Giulio Mazzolini e alla revisione di Franco Perini pubblichiamo la versione ePub del “Candido, o L’ottimismo” di Voltaire.
Un libello allegorico-filosofico, scritto in polemica con Leibniz e il suo “migliore dei mondi possibili”, che è rimasta l’opera più famosa di Voltaire.
A motivare lo scrittore francese fu probabilmente il terremoto di Lisbona del 1755 che distrusse la città e causò molte vittime.
Voltaire parte da una visione disincantata del mondo alla quale contribuirono sicuramente le numerose persecuzioni che dovette subire. Nonostante la presa d’atto dell’esistenza del male, non risulta che Voltaire nel Candido voglia esaltare il pessimismo, piuttosto si limita a stigmatizzare la pretesa di “vivere nel migliore dei mondi possibili”, precetto cardine della filosofia di Leibniz.
Non a caso Voltaire sceglie di incarnare il filosofo tedesco nella figura del precettore Pangloss, intento a istruire il giovane Candido a vedere il mondo che lo circonda con ottimismo, sebbene si succedano in continuazione controversie e disavventure.
Questa edizione del 1882 per i tipi di Sonzogno contiene anche una Parte seconda che in realtà non è di pugno di Voltaire ma è una aggiunta apocrifa. Pubblicata presumibilmente nel 1760 – quindi di un anno successiva alla pubblicazione di Candide -, non se ne conosce con certezza il reale autore; alcuni la attribuiscono a Henri-Joseph Dulaurens (1719–1797) o a Charles-Claude-Florent Thorel de Campigneulles (1737–1809), entrambi autori di scarsa fama. Nonostante di questa aggiunta apocrifa fosse stata proibita la pubblicazione, essa ebbe un tale successo da diffondersi ben presto nel mercato nero. La storia di Candido continuò poi con altre sue avventure nell’Impero Ottomano, in Persia e in Danimarca. Candide en Dannemarc, ou, L’optimisme des honnêtes gens riprende la storia successiva a Candido, Parte seconda ed è attribuito a Thorel de Campigneulles.