Pubblicato Il proletariato militante di Anselmo Lorenzo.
Dall’incipit del libro:
L’Associazione Internazionale dei lavoratori fu un’organizzazione composta da numerosi gruppi di lavoratori di tutte le nazioni, o almeno di quelle in cui, a causa dei progressi della civiltà che fanno gran mostra di sé dappertutto, sono meno scusabili le ingiustizie risultanti dalla diseguaglianza.
La sua ragion d’essere consisteva nell’incoerenza esistente tra gli avvenimenti sociali e le dottrine religiose, filosofiche e politiche, pacifiche, dolci, armoniose ed umanitarie queste ultime, secondo i loro sostenitori, e ferocemente crudeli i primi.
Suo obiettivo consisteva nell’attirare a sé quanti, vittime dell’ingiustizia, senza distinzioni di razza o di fede, aspiravano alla propria emancipazione e ad una società giusta.
Suoi mezzi erano la resistenza economica contro il capitale nelle sue Sezioni e Federazioni, e lo studio della sociologia condotto nei suoi circoli, affermato nei suoi Congressi e propagandato nei suoi periodici.
Quando sulla stampa operaia, nelle riunioni di propaganda e nei documenti ufficiali diffusi dai diversi organismi dell’Associazione si parlava dei suoi principi, della sua presenza, della sua forza e del suo ideale, si intendeva, e così valeva per tutti, che quelle caratteristiche erano proprie del proletariato in quanto unito in un pensiero, una volontà ed una azione tesa al raggiungimento di un fine.