Rappresentata la prima volta a Roma al Teatro Argentina il 12 aprile 1909 dalla compagnia Renach-Cantoni, fu uno dei successi più importanti di quella stagione teatrale. La protagonista Cesarina – originaria del “contado” – una volta trasferita a Roma diventa la mantenuta di un ricco deputato, impersonando un’etica tutta sua per la quale interpreta il suo ruolo come codificato da un contratto: pretende ricchezza e lusso ma si astiene rigorosamente dal tradire il ricco amante. Solo per garantire alla sorella una adeguata dote matrimoniale si concede ad un ricco e brutto banchiere in cambio dei 100.000 franchi necessari al conseguimento del proprio progetto; denaro utile anche a superare l’avversione “morale” della famiglia del promesso sposo – che è poi il segretario dell’onorevole – morale che si discioglie come neve al sole di fronte al consistente fascio di bigliettoni. Questa eccezione all’etica del proprio mestiere trova la sua ragione e scopo nell’evitare alla sorella le insidie del genere di vita che lei stessa conduce e che ben conosce.

La conclusione è mordacemente satirica nei confronti, appunto, di quella “inflessibile” morale borghese sempre pronta ad ammorbidirsi di fronte alle lusinghe del denaro. Ma i personaggi non si rivestono di una maschera: sono consapevoli della propria corruzione e dell’uso del denaro come strumento per provare ad andare oltre al proprio destino non sempre felicissimo ma al quale non possono che soggiacere.

Luigi Tonelli individua nel Lopez di La buona figliola un continuatore del Giacosa. C’è da dire però come l’amarezza tipica del teatro di Giacosa trovi qui uno sviluppo di comicità ironica e corrosiva.

La conclamata capacità di Lopez di sviluppare con maestria i dialoghi trova in questa commedia uno dei suoi punti più alti. Ma certamente non è questo l’unico pregio, visto che un regista del muto come Mario Caserini trovò opportuno portare questa commedia sullo schermo già nel 1920. La fortuna scenica di questa commedia si è consolidata negli anni, anche all’estero, soprattutto in Spagna e America latina, e gli adattamenti radiofonici italiani sono numerosi. Su youtube si può ascoltare quella del 1965: https://www.youtube.com/watch?v=Ib-dGKBhn2I.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit della commedia:

ATTO PRIMO.
Una povera stanza con la comune in fondo e una porta a sinistra. Poche sedie, una tavola con su una cesta piena di fagioli, e verso il fondo, a sinistra, un lavamano di ferro con una bacinella, un asciugamano.
SCENA I.
CESARINA, LISA; poi RAFFAELE.
LISA
(a Cesarina che è in sottana, zoccoli e calze di seta, e si lava le braccia, il viso, con impaziente curiosità)
E allora lui?
CESARINA.
Allora lui…. Aspetta un momento che possa parlare,
(continua a lavarsi)
RAFFAELE (di dentro)
Cesarina!

Scarica gratis: La buona figliola di Sabatino Lopez.