Pubblicato La guerra dei pirati e la marina pontificia dal 1500 al 1560 di Alberto Guglielmotti.

Dall’incipit del libro:

Gli Storici latini hanno chiamato Piratica la guerra combattuta sul mare da Pompeo il Grande contro gli schiavi della Cilicia, ribelli alle leggi ed alla maestà del popolo romano; ed ora sono io che penso attagliarsi dirittamente al mio proposito l’esempio e l’aggiunto medesimo per distinguere il presente dagli altri miei lavori, e per compendiarne a un tratto l’unità. All’epoca che ormai tocca la presente narrazione, tutto il corpo dei nostri marini nella difesa della civiltà e della religione dispiegano e mantengono costante e principale l’assunto di reprimere gli attentati della grande pirateria musulmana, divenuta gigantesca a pubblico danno del popolo cristiano, durante il periodo de’ sessant’anni, pe’ quali adesso dovremo trascorrere: per ciò questa parte della mia storia, come è singolarmente intesa a seguire passo passo i fasti dei maggiori Capitani nel tempo e nello scopo prescritto, così vuole starsene da sè; e insieme vuole mantenere il legame di prima origine e di finale intendimento cogli altri miei

[II] volumi. In somma lo scritto sulla guerra dei pirati, secondo sua entità individua, e, presso che non dissi personale, tratta a nome suo dei fatti suoi; e come membro di maggior famiglia prenderà il posto nell’ordine convenevole tra gli antecessori e i susseguenti, e formerà insieme cogli altri volumi una sola storia della Marina e del suo svolgimento in ogni parte, tenuto sempre fermo l’addentellato sulla marina romana. Di questa, tra tutte a me più nota e più vicina, ho potuto meglio da cima a fondo studiare le vicende; ed essa, comecchè di ogni altra infino ad ora la più negletta, continuerassi nel servigio delle più avventurose, e nella risoluzione dei problemi storici, tecnici e filologici, dovunque occorra cessare oscurità e dubbiezze pel vasto argomento.