L’opera editoriale di maggior successo del giornalista-scrittore Luigi Barzini, in pratica il primo “redattore viaggiante” italiano. In essa è descritto il famoso raid di 16.000 km. con partenza da Pechino e arrivo a Parigi, attraverso Mongolia, Siberia, Russia, Germania, Belgio. L’impresa venne patrocinata dal quotidiano parigino Matin che lanciò l’iniziativa. L’anno era il 1907 e l’automobilismo era ai suoi esordi. L’impresa contribuì certamente a dimostrare che l’affidabilità del nuovo mezzo di trasporto era notevole e che, se mai, mancava la formazioni degli chaffeur-meccanici. Come ammette nella prefazione lo stesso Scipione Borghese, che partecipò e vinse il raid a bordo di una Itala assieme all’autista meccanico Ettore Guizzardi e al reporter Barzini, l’impresa ha dimostrato che al momento il viaggio in automobile da Pechino a Parigi era praticamente impossibile. In più di un’occasione l’auto dovette essere trainata come un carro e sollevata a forza di braccia. Sprofondata nel fango, sollevata dal letto del torrente dopo il crollo di un ponticello, senz’acqua nel deserto di Gobi, etc. Ma l’impresa fu comunque notevole e la vivacità del racconto da parte di un giornalista (davvero era un’altra epoca anche per il giornalismo) che ha condiviso fatiche, disagi e… gloria finale, rende la narrazione efficace e godibile appieno ancora oggi. Infatti la prima edizione Hoepli dell’opera vanta traduzioni in undici lingue e ancora in tempi recenti è stata ristampata non solo in italiano.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Questo libro, che narra le vicende avventurose del viaggio automobilistico da Pechino a Parigi, compiuto con signorile audacia da S. E. il Principe Scipione Borghese, celebra una bella vittoria della fibra e dell’industria italiana. Ecco il motivo per cui l’editore va orgoglioso di presentarlo al pubblico italiano. Il bravo Barzini, che compì il tragitto di quasi sedicimila chilometri, accosciato tra i bagagli, narra gli episodi e le vicende del viaggio con la bella sincerità dell’uomo d’azione, col brioso garbo dello scrittore avvincente.
L’editore, avvezzo da anni a sfogliar manoscritti, scaltrito per lunga abitudine in tutti gli artifici dell’arte, sinceramente confessa di aver letto il volume con crescente entusiasmo, e fu per tale provata emozione che volle personalmente presentarlo al suo pubblico.
Per questo e per aver modo altresì di ringraziare il Principe Scipione Borghese che ha sì bene preludiato al volume, nonchè gli egregi colleghi e amici F. A. Brockhaus di Lipsia, Hachette e C.° di Parigi i quali, spontaneamente, vollero tradotto e pubblicato il volume nelle loro lingue, e con essi gli editori colleghi E, Maucci di Barcellona, A. Oosthoek di Utrecht, Vilimek di Praga, Singer e Wolfner di Budapest, e Bonnier di Stoccolma che l’opera pubblicheranno negli idiomi dei loro singoli paesi. Il che dimostra che il libro escirà tradotto in undici lingue diverse (l’edizione inglese dalla Casa Grant Richards di Londra), costituendo un vero «raid» editoriale che fa degno riscontro a quello automobilistico.
Scarica gratis: La metà del mondo vista da un’automobile di Luigi Barzini.