Breve raccontino dello storico e scrittore costaricano Ricardo Fernández Guardia, pubblicato nella rivista di narrativa diretta da Pitigrilli “Le grandi Firme” nel 1926, quando l’autore, che era stato anche ambasciatore a Roma, era piuttosto noto.
È certamente opera senza pretese, tuttavia ingenuamente gradevole e adatta al pubblico delle riviste letterarie “d’evasione” dell’epoca. Il suo pregio è di essere l’unico testo che ho potuto rintracciare tradotto in italiano e di pubblico dominio di questo autore, che, al di là della modestia di questo breve racconto, merita di essere conosciuto e ricordato.
Un noto pittore si avvale della prestazione di una modella, costretta da una situazione economica difficile a “posare”. Il quadro attrae l’attenzione di un principe russo, abituato a fare ogni anno visita a Pietrogrado con amanti sempre diverse e provenienti da ogni parte del mondo. Si intestardisce a cercare la modella, che è una modesta sartina, vi riesce ma può portarla a Pietrogrado solo nelle vesti di principessa.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Un nuovo quadro di Bouez costituiva sempre un avvenimento molto interessante per tutti quelli che non sono indifferenti alle cose artistiche. Le mani del grande pittore non potevano produrre che un quadro, il quale veniva alla luce soltanto per essere esposto nei musei o nella galleria di un arci-milionario.
Ecco perchè la riunione, che aveva luogo tutti i mercoledì nello studio di Bouez, era quel giorno più affollata del consueto. La vasta sala con il soffitto di vetro, capricciosamente decorata, da cui erano uscite tante meraviglie del pennello e della tavolozza, non era sufficiente a contenere le numerose persone, che erano accorse come a un «rendez-vous».
I pittori, i letterati, i critici più illustri si trovavano lì, insieme a ricchi banchieri e a rappresentanti delle migliori famiglie dell’aristocrazia.
— «Ammirabile, superbo, meraviglioso!» – erano gli aggettivi che si ripetevano con maggior frequenza alla vista dell’ultima tela di Bouez posta su di un cavalletto di quercia e già inquadrata in una sobria cornice dorata.
Il lavoro era veramente magnifico.
Rappresentava una donna nuda, in riva ad un ruscello il quale si perdeva, saltellando di pietra in pietra, in un basco. «La ninfa del ruscello» era il titolo che Bouez aveva dato al quadro.
Scarica gratis: La principessa Lulù di Ricardo Fernández Guardia.