Di Marisa Figurato

Rivendicano con orgoglio di aver trasformato in e-book anche il carteggio di Galileo Galilei, che si potrà conservare per sempre pur non rispondendo a logiche commerciali.

In quindici anni il loro sito web, liberliber.it, è stato visitato 45 milioni di volte. Da qui 250mila persone al mese scaricano gratuitamente opere non più soggette al diritto d’autore: e-book accessibili anche ai ciechi, audiolibri in formato MP3, grande musica classica.

TGR NeapolisSono gli amanuensi del nuovo millennio, oltre milleduecento volontari, che armati di scanner e di computer, trasformano volumi di carta in e-book con l’obiettivo mettere la cultura a disposizione di tutti, servendosi delle potenzialità che offre Internet.

Fra noi c’è tutto il popolo di Internet dai 14 anni in su: studenti, professionisti, operai, pensionati”, spiega Marco Calvo, presidente della onlus Liber Liber. Aggiunge di aver conosciuto negli anni non più di una cinquantina di questi volontari, che lavorano nelle loro case in città diverse. A giorni la sede fisica dell’associazione, dove il nucleo storico di Liber Liber coordina il lavoro dei volontari, si trasferirà in una biblioteca vera, all’Eur, fra scaffali pieni di volumi di carta, sfidando la diffidenza di chi i libri ama tenerli in mano e sfogliarli.

Marina Girardet, direttrice della biblioteca, che è intitolata a Guglielmo Marconi, ammette la sua diffidenza iniziale verso gli e-book, ma anche la curiosità di scoprire che presa avranno i libri digitali sui lettori tradizionali. E spera in un successo. “Ogni giorno scompare un libro che sopravvive in quel’unico esemplare – ricorda Marco Calvo – con questa tecnologia l’emorragia può essere contenuta. Possiamo creare archivi più ricchi, più durevoli”.