Pubblicato dapprima nel 1936 con il titolo Piccola enciclopedia delle scienze occulte, e ristampato nel 1950 nella Biblioteca Universale Curcio, il testo Lo spiritismo davanti alla scienza affronta in maniera sintetica e con piglio giornalistico un argomento che, tra gli anni che vanno dalla seconda metà del XIX secolo e fino almeno agli anni trenta del XX, fu al centro dell’attenzione non solo della pubblica opinione e della credulità popolare ma fu anche oggetto di studio accurato e approfondito da parte di studiosi di scienze fisiche e chimiche, astronomi, filosofi, antropologi. Esistono naturalmente testi molto più dettagliati e approfonditi su questo argomento: per limitarci a quelli in lingua italiana basti ricordare Spiritismo moderno di Gino Trespioli e Spiritismo e Dizionario di scienze occulte di Armando Pappalardo. Erano testi molto diffusi al momento in cui Lea Schiavi scrisse il suo sintetico lavoro, ma, abbastanza stranamente, non vengono da lei citati. Tuttavia l’autrice si uniforma alle necessità di obbiettività e di visione “neutra”, cioè non banalmente entusiasta del fenomeno e neppure manifestando scetticismo, ovviamente molto diffuso. Infatti afferma Pappalardo nella sua introduzione a Spiritismo:
«Le esperienze spiritiche, per la loro stessa natura, offrono il fianco alla diffidenza; le condizioni speciali – soprattutto di luce – di cui hanno bisogno i fenomeni per verificarsi; le tendenze dei medium a truccare; tutto questo insieme di cose, giunto all’apparente sprezzo mostrato dai rappresentanti comuni della scienza ufficiale per le pratiche spiritiche, ed al pessimo servizio reso allo spiritismo da alcuni scrittori, credenti caldissimi, i quali con opere destituite d’ogni carattere serio ed aridamente positivo, han dato mostra di aver smarrito ogni equilibrio mentale, gettando alla folla opere che pareva volessero addirittura fondare una religione novella; quest’insieme di fatti ha contribuito a seminare nel pubblico il discredito.»
Lea Schiavi si mantiene invece molto equilibrata. Dedica alcuni capitoli a esaminare le esperienze spiritiche condotte sotto l’osservazione di autorevoli uomini di scienza, prime fra tutte quelle che ebbero per medium Florence Cook ed Eusapia Palladino (in questo testo sempre menzionata come “Paladino” che non è la grafia esatta del suo nome). Per la prima lo scienziato che si interessò agli stupefacenti fenomeni che la celebre medium agevolava fu il chimico William Crookes. Gli scritti più significativi che lo scienziato produsse sull’argomento di queste sedute spiritiche sono riportate nel libro curato da Alfredo Pioda Memorabilia, presente in questa biblioteca Liber Liber (https://liberliber.it/autori/autori-p/alfredo-pioda/memorabilia/). Lea Schiavi è attentissima a descrivere le modalità di controllo, anche strumentale, che Crookes mise in atto perché le esperienze fossero credibili. Eusapia Palladino è particolarmente nota perché le sue capacità medianiche furono la causa dello spostamento di posizione di Cesare Lombroso, dapprima schernitore della credulità sull’argomento, e infine lui stesso convinto della autenticità dei fenomeni osservati. Alle sedute con Eusapia Palladino parteciparono, tra gli altri (tutti ricordati da Lea Schiavi) Angelo Brofferio (https://liberliber.it/autori/autori-b/angelo-brofferio/per-lo-spiritismo/) G. B. Ermacora (https://liberliber.it/autori/autori-e/giovanni-battista-ermacora/) per citare quelli dei quali chi è interessato può trovare in questa biblioteca materiale interessante di approfondimento. Eusapia Palladino fu poi esaminata anche da Filippo Bottazzi (https://liberliber.it/autori/autori-b/filippo-bottazzi/) che fece accurato resoconto di quanto osservato nel libro Fenomeni medianici, che ancora non abbiamo potuto produrre in edizione digitale.
Lea Schiavi, dopo aver fatto un sintetico excursus su diversi fenomeni legati alla ultrafania, passa ad illustrare le possibili teorie che sono state proposte per spiegare i fenomeni spiritici. Da quelle di Allan Kardec, al filosofo Hartmann, fino a Léon Denis che prova a ricondurre lo spiritismo nell’alveo del cristianesimo degli inizi; questo con il suo libro Christianisme et Spiritisme. Più spazio ed attenzione Lea Schiavi dedica alle opinioni dell’astronomo francese Flammarion del quale troviamo in questa biblioteca una significativa scelta di scritti e in particolare quello che più interessa relativamente a questo argomento: L’ignoto e i problemi dell’anima (https://liberliber.it/autori/autori-f/camille-flammarion/lignoto-e-i-problemi-dellanima/). Interessanti anche le proposte teoriche del fisico tedesco Karl Reichenbach e la sua “forza odica”.
Nel capitolo XIII del testo Lea Schiavi si avventura lei stessa a tentare una sintesi che possa fornire chiavi di interpretazione dei fenomeni osservati. Chiude il testo un breve glossario sui termini caratteristici della tematica spiritistica.
È da ricordare che le tematiche dello spiritismo e del paranormale hanno influenzato anche insigni letterati (per limitarci a testi scaricabili da questa biblioteca Liber Liber citiamo Capuana, Collins, Vassallo) e persino uno sperimentatore e inventore come Edison progettò con tutta serietà la costruzione di un apparecchio telefonico per parlare con i fantasmi dei defunti.
Questo agile libretto della giornalista Lea Schiavi offre quindi l’opportunità di sondare e ampliare un campo di ricerca che attualmente non può che intersecarsi col mistero e l’insolito suggerendo nuovi approfondimenti e nuove letture.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Esistono in natura fenomeni che noi non conosciamo affatto o che conosciamo soltanto imperfettamente. Ciò non significa, però, che essi non sussistano. Negarli aprioristicamente, ciecamente, per puro spirito di negazione o, peggio, per quella sorta di ignoranza ringhiosa che non vuol essere istruita, varrebbe negare, solo perchè non ce ne siamo fatta una visione personale, le onde elettriche e la radio.
Questo assurdo ha avuto, specie nel secolo passato, i suoi banditori ed i suoi profeti. Negatori per ragionamento, escludevano dal campo della loro indagine tutto ciò che non cadesse sotto il diretto controllo dei sensi o, almeno, di quei «sensi potenziati» che sono gli strumenti inventati dall’uomo per allargare il campo della sua sensibilità. Costoro si chiamarono materialisti.
Secondo i concetti materialisti ogni cosa nell’Universo è Materia o Energia. Ogni cosa, perciò, cade sotto il controllo dei sensi e degli strumenti. Il Sole manda calore e luce, un oggetto abbandonato a se stesso dalla finestra del quinto piano cade, certi delicatissimi strumenti captano emissioni elettriche nelle altissime regioni dell’atmosfera; dunque il sole, la gravitazione, i raggi cosmici esistono.
Scarica gratis: Lo spiritismo davanti alla scienza di Lea Schiavi.