Grazie ai volontari del Progetto Griffo è online (disponibile per il download gratuito) l’ePub Sei personaggi
 in cerca d’autore di Luigi Pirandello

Sei personaggi in cerca d’autore è il dramma più famoso di Luigi Pirandello ed è considerato come una delle prove più alte e significative dell’intera poetica del suo autore. Scritto nel 1921, il dramma fu rappresentato per la prima volta al Teatro Valle di Roma il 9 maggio dello stesso anno, ottenendo un clamoroso insuccesso: all’uscita, l’autore fu accolto da fischi e da lanci di monetine. Ebbe invece successo la seconda rappresentazione, a Milano. Con i Sei personaggi in cerca d’autore Pirandello opera una rottura col teatro tradizionale, arrivando all’eliminazione del limite fra la finzione e la realtà.

Sinossi a cura di Rosario Di Mauro

Dall’incipit del libro:

Sei personaggi in cerca d’autoreDi giorno, su un palcoscenico di teatro di prosa.
N.B. La commedia non ha atti né scene. La rappresentazione sarà interrotta una prima volta, senza che il sipario s’abbassi; allorché il Direttore Capocomico e il capo dei personaggi si ritireranno per concertar lo scenario e gli attori sgombreranno il palcoscenico; una seconda volta, allorché per isbaglio il Macchinista butterà giù il sipario.
Troveranno gli spettatori, entrando nella sala del teatro, alzato il sipario, e il palcoscenico com’è di giorno, senza quinte né scena, quasi al bujo e vuoto, perché abbiano fin da principio l’impressione d’uno spettacolo non preparato.
Due scalette, una a destra e l’altra a sinistra, metteranno in comunicazione il palcoscenico con la sala. Sul palcoscenico il cupolino del suggeritore, messo da parte, a canto alla buca. Dall’altra parte, sul davanti, un tavolino e una poltrona con spalliera voltata verso il pubblico, per il Direttore-Capocomico. Altri due tavolini, uno più grande, uno più piccolo, con parecchie sedie attorno, messi lì sul davanti per averli pronti, a un bisogno, per la prova. Altre sedie, qua e lì: a destra e a sinistra, per gli Attori; e un pianoforte in fondo, da un lato, quasi nascosto. Spenti i lumi nella sala, si vedrà entrare dalla porta del palcoscenico il macchinista in camiciotto turchino e sacca appesa alla cintola; prendere da un angolo in fondo alcuni assi d’attrezzatura; disporli sul davanti e mettersi in ginocchio e inchiodarli. Alle martellate accorrerà dalla porta dei camerini il Direttore di scena.