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Spettacolo comico sul tema dell’educazione stradale, per bambini dai 3 agli 11 anni.
Sinossi
Arrivati da Pepponia sulla terra, con la loro valigia magica, Peppe Giallo e Peppe Rosso scoprono di essere stati chiamati per compiere una nuova missione: conseguire la “Patempeppi”, una patente che attesti la loro capacità di viaggiare per le città in perfetta sicurezza. Così come a Pepponia esistono le tre regole fondamentali del buon viaggiatore-conoscitore, infatti, anche viaggiare sicuri in città comporta la conoscenza di un sacco di regole e segni da interpretare. I Peppi, insieme ai loro compagni di viaggio, i bambini, si inoltreranno così per le strade di una città, e faranno la conoscenza di tanti bizzarri personaggi, alcuni amichevoli e pazienti, altri più esuberanti e prepotenti. Si troveranno così ad arginare, con il marciapiede e le strisce pedonali, l’arroganza di una perfida Macchina ma anche a fare la conoscenza del Vigile Urbano, che gli insegnerà il proprio linguaggio gestuale, e di Mister Semaforo, un buffo tipo, che, nonostante affetto da una “cronica depressione per scarsa considerazione da passante”, li incuriosirà, svelando la simbologia delle proprie forme, luci e colori. Tra gli incontri immancabili quelli con i cartelli stradali: Pericolo, Divieto, Obbligo, Informazioni e Stop! Tanti, tantissimi e pieni di simboli, che, talvolta, se male interpretati, complicano il percorso dei Peppi, spesso multati e alla fine anche ingiustamente accusati di aver rubato le sagome a forma di omino, che ogni cartello possiede per le proprie segnalazioni ai pedoni. Si apre così un giallo: “Chi ha rubato l’omino ai cartelli?” Per dimostrare la propria innocenza, con l’aiuto della valigia magica e dell’immaginazione dei bambini, i Peppi risolveranno il caso, scoprendo il vero colpevole e riportando l’ordine tra i cartelli. Alla fine del viaggio, avranno imparato le tante insidie della strada ma avranno ormai il giusto bagaglio di conoscenze per potercisi muovere e divertire in tranquillità. Missione compiuta!! Promossi, hanno conseguito la “Patempeppi”! Si torna a Pepponia, in attesa di essere nuovamente convocati, o meglio immaginati dai bambini della terra, per un altro viaggio insieme.
Durata: 60 minuti.
Ambaradan Teatro
Il primo nucleo di Ambaradan Teatro, compagnia di teatro ragazzi con sede a Bologna ma attiva in tutta Italia, nasce nel 1998 dall’incontro di Laura Costa, Martina Pizziconi e altri artisti. Il progetto, allora chiamato “Compagnia Bella”, aveva come obiettivo la realizzazione di progetti di teatro per bambini e teatro di strada. Il primo debutto è del Novembre 1999 con un Evento-spettacolo di strada, pensato e realizzato per la giornata mondiale dei diritti del bambino, presso il comune di Ceglie Messapica, Taranto. L’evento riscuote un grande successo e apre la strada ad altre produzioni e collaborazioni in Puglia. Intanto anche a Bologna, nonostante si tratti di un piccolo gruppo che si auto-produce e promuove le proprie attività essenzialmente col passa-parola, il lavoro di “Compagnia bella” viene notato, nella scuola materna S. Pietro Martire e da alcuni pedagogisti della FISM che oltre ad apprezzare la qualità degli spettacoli, suggeriscono di evidenziare nei progetti la passione e il divertimento che accomuna interpreti e giovanissimi spettatori. Da quel giorno si parla di Controindicazioni causate dalla «sindrome da “Ambaradan Teatro”: il divertimento che gli artisti provano nel lavorare con i bambini, contagia questi ultimi, alimentando un rapporto di dipendenza grave. Terapia consigliata: assumere “Ambaradan Teatro” in dosi sempre più massicce.»
Nel 2000, a seguito di un caso di omonimia il gruppo cambia nome e diventa Ambaradan Teatro e si ridimensiona sulle sole Laura e Martina, che ideano e realizzano spettacoli, avvalendosi solo saltuariamente di collaboratori esterni. Oltre al grande successo che riscuote con il suo pubblico di “piccoli curiosi”, Ambaradan Teatro suscita interesse presso gli insegnanti, per il proprio “METODO” di lavoro, che alle fondatrici piace chiamare di teatro-pedagogia.
Martina Pizziconi e Laura Costa, autrici e registe, di tutti gli spettacoli del gruppo, ne hanno fatto un “manifesto”. Convinte che si possa imparare divertendosi, propongono, infatti, spettacoli comici per bambini dai 2 ai 12 anni, utilizzando solo loro testi originali, spesso nati su temi che possano servire ad integrare le attività didattiche delle insegnanti. I bambini, inoltre non vengono mai pensati come spettatori passivi, bensì protagonisti che vivono l’avventura insieme ai personaggi di ogni storia, coinvolti ora in danze o canti collettivi, ora nella risoluzione di enigmi. Questo crea un legame particolare tra i bambini e i loro beniamini, rafforzato nei cicli di spettacoli, dove due personaggi guida li accompagnano in più puntate di una stessa avventura.
Il sito Internet: http://www.ambaradanteatro.it/
Martina Pizziconi
Martina Pizziconi inizia la sua carriera di teatrante all’età di 8 anni, quando straziava gli abitanti di Ficulle, ridente paesino dell’Umbria, costringendoli a pagare 50 lire per affacciarsi alla finestra del Vicolo dove abitava per assistere ai suoi spettacolini. Si diploma al Liceo Classico di Orvieto e si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza di Perugia, benché il suo vero sogno fosse frequentare il Dams di Bologna. Folgorata dall’ennesima visione del cartone animato “La Sirenetta” di Walt Disney, e in particolare dalla canzone del granchio, è colta da un’intuizione: “Questo voglio fare: pupazzi, vocine, canzoncine, faccine e soprattutto scrivere, inventare storie!” Approda così al Dams di Bologna, dove si mantiene lavorando, tra le altre cose, come giornalista.
Una delle prime esperienze pratiche in ambito teatrale fu nel ’95, quando vinse una borsa di studio per uno stage internazionale per la specializzazione di 20 attori sul mimo e la maschera, coordinato dal prof. Patris Pavis e Marco de Marinis presso l’Università di Parigi. Nello stesso periodo approda al laboratorio teatrale del Prof. Arnaldo Picchi, docente di Iconografia Teatrale e Istituzioni di Regia. Per quattro anni partecipa a vari spettacoli come attrice ma anche presso l’ufficio organizzativo e l’ufficio stampa. Continua la sua formazione sperimentando il più possibile: ‘96 Stage di danza africana organizzato dal DAMS e Stage attoriale tenuto da Teatro Carceri di Modena; il laboratorio di drammaturgia sulle Baccanti, tenuto dal prof. Giuliano Scabia; il laboratorio teatrale di Vladimira Cantoni.
Nel ‘98 laboratorio di video-riprese, con il prof. G. Rossini e quello di sceneggiatura cinematografica per lungometraggi, tenuto dal Prof. Giovanni Robiano. L’anno dopo partecipo allo Stage sul movimento espressivo dell’attore, di Filippo Plancher e al Work-shop di teatro-danza, con il Teatro della Valdoca, diretto da C. Ronconi.
Si laurea in “Istituzioni di regia” con il Prof. Arnaldo Picchi, 110 e lode con una tesi dal titolo “Peccato che fosse una sgualdrina”, che elabora un sistema di catalogazione delle figure femminili nel teatro e nella letteratura dall’epoca classico-pagana al ‘900, nell’area culturale “occidentale”. Oltre a diventare oggetto di una puntata per un programma radiofonico, condotto da Antonella Bottini, su Rai-Radio2, infatti, la porta al suo primo lavoro con Nanni Garella. Infatti, frequentato un corso per Tecnico di palcoscenico promosso da ATER, si ritrova a lavorare presso l’Arena del sole, dove conosce il regista mentre allestiva uno dei suoi spettacoli. Martina, allora allieva illuminotecnica per niente convinta, gli porta la sua tesi. Nanni Garella le propone di collaborare con lui in qualità di assistente a un progetto che sarebbe diventato “Arte e Salute” e come assistente alla regia per diversi spettacoli prodotti dall’Arena Del Sole e dall’Ausl di Bologna. Attualmente la collaborazione con il progetto “Arte Salute” continua, esteso anche al gruppo di burattini e di Teatro Ragazzi oltre più recente collaborazione con il regista Carlo Maria Rossi insieme al quale ho lavorato per la messa in scena dello spettacolo “Shakespeare Follies”.
Parallelamente a questa e ad altre esperienze, si appassiona sempre più al teatro per bambini, coltivato attraverso i laboratori di MUS-E, progetto europeo, per l’inserimento dell’arte nelle scuole allo scopo di prevenire fenomeni di emarginazione e favorire la cultura della tolleranza e l’integrazione.
Nella primavera del ’98, in occasione di un’animazione per la festa di Primavera a Ridracoli, vestiti i panni di fata della Montagna, incontra Laura Costa, sotto le mentite spoglie di Folletto del bosco. Si tratta di un altro di quegli incontri fortunati che poche volte capitano nella vita e che oltre ad una solida amicizia, ha permesso la realizzazione di un Sogno: Ambaradan Teatro.
Laura Costa
Laura Costa nasce a Ivrea (TO) il 4/9/1970, all’età di 6 anni entra nella squadra agonistica di ginnastica artistica del coni di Ivrea, esperienza che le farà comprendere le infinite possibilità espressive del corpo. Competenza che incrementerà successivamente e per tutto il suo percorso artistico dedicandosi allo studio della danza, della musica e delle arti mimiche e clownesche in genere.
Dopo gli studi di danza contemporanea e africana e di chitarra classica, approfondisce infatti le tecniche di mimo, clown e maschera. Tra le molte esperienze in questo campo, è significativa la permanenza di un mese all’interno del Laboratorio di ricerca teatrale di J. Grotowsky, nel 1992. Nel 1992-94 partecipa agli stages di Coldì e Lindsay Kemp, nel 1994-96 agli stages con il clown Jean Meaning, nel 1997-98 a uno stage di tango e danza del ventre. Un’esperienza sportiva, in particolare, la aiuta a formarsi artisticamente: il parapendio, che pratica per un anno scoprendo la passione per il volo, il salto, il vuoto, l’assenza, il cambio di stato, dimensioni che ricorreranno in molti dei suoi spettacoli come autrice-regista.
Nel 1990 firma i primi spettacoli come autrice: “Non esser mai” e nel 1991 “Mania”, spettacolo itinerante, con la compagnia dei Babonzi, nata all’interno dell’atelier “Eskené”, centro artistico polivalente di Torino. Nel frattempo rinuncia a laurearsi in economia e commercio per dedicarsi al suo più grande desiderio: scrivere, recitare, dirigere e costruire: fare spettacoli. Hanno così iniziò varie collaborazioni. Tra le tante, tra il 1992 e il 1995 lavora come attrice con la compagnia teatrale G.T.B. per la regia di Vladimira Cantoni; nel 1994, con Rita Pelusio, Cristiana Cedrini, Corrado Nuzzo e Bruno Nataloni, fonda il gruppo di teatro comico “Gli Struzzi”, con i quali crea spettacoli per feste di piazza e rievocazioni medioevali in tutta Italia. Nel 1995 partecipa come attrice al Musical sull’acqua “Il Corsaro Nero” scritto e diretto da Alberto Canepa. Crea con Rita Pelusio lo spettacolo di teatro comico: “Le libellule”. Collabora con la cantante Cagliaritana Rossella Faa e la trombettista Marina Ciccarelli allo spettacolo “Canta che ti passa”, in veste di attrice comica. Nel 1996 firma la regia dello spettacolo di ricerca “Patchwork” del gruppo Myoon Project fondato da Adele Madau nel 1994.
Nel 1997 crea lo spettacolo comico “Orgiastica”, debuttando allo Zelig di Milano. Entra a far parte del gruppo napoletano i “Quaranta Ladroni” con i quali affronta lo studio dei testi di Viviani, dando vita allo spettacolo “Lupan” che debutta al Festival di teatro comico di Benevento. Firma la regia dello spettacolo musicale “Lezioni di canto” scritto da Elena Pau, con la partecipazione straordinaria di Rossella Faa, debuttando al teatro dell’Arco di Cagliari. Nel 1998 dirige lo spettacolo musicale “Canzoni su due ruote” per il Teatro dell’Arco di Cagliari. Debutta con lo spettacolo “Ali”, creato in collaborazione con Luca Giannola, a Nice. Guida la preparazione a uno spettacolo sui giullari per il Teatro dell’Arco. Nel 1999/2000 debutta al festival dei cantautori di Budrio (Bo) con lo spettacolo canoro “Canta che ti passa – replica” con Rossella Faa e Tore Spanu, canzoni di Rossella Faa; successivamente crea la cantastoriata “Delirium”, collaborando, per le musiche, con David Sarnelli. Firma la Regia dello spettacolo “Noi costruiamo una citta”, operina per ragazzi di Paul Hindemith, produzione del Teatro Consorziale di Budrio e, nel 2002, quella dello spettacolo “L’incontro” scritto dalla Cantautrice cagliaritana Rossella Faa, prodotto dalle coop. Sardinia Jazz e Teatro di Sardegna. Partecipa a varie trasmissioni televisive e svolge laboratori finalizzati alla messa in scena di spettacoli e stage, per scuole e gruppi privati, per bambini e adulti.
Ma la grande svolta, in fatto di collaborazioni e più in generale di condivisione artistica e non solo, avviene nel 1998, quando, in un luogo surreale, la diga di Ridracoli, per uno spettacolo che alla fine venne fatto solo in parte, causa pioggia, Laura Costa incontra Martina Pizziconi, con la quale condivide il viaggio di ritorno e da li, la tenace esperienza di far nascere un gruppo che lotta contro le intemperie del tempo moderno.