Pubblicato Questioni intorno alla leggenda di Semiramide di Bruto Teloni.
Dall’incipit del libro:
Una opinione generalmente ammessa oggi è che le leggende di Semiramide fossero da Ctesia elaborate alla corte dei re Persiani, per glorificare questi monarchi e farli apparire ab antiquo e di diritto dominatori di tutta l’Asia. L’Asia avrebbe obbedito nei primordii della storia a un solo scettro: quello di Nino e della sua sposa: dunque era giusto che anche i successori riunissero tante e così potenti contrade sotto il loro dominio. A dimostrare tale diritto tendeva, secondo un illustre storico la leggenda di Ctesia in gran parte raccolta da Diodoro. Fino a un certo punto l’idea è accettabile. Ma anche i ricordi della più antica età babilonese dovettero concorrere alla formazione dei racconti di Ctesia. I conquistatori assiri si spinsero nella via delle loro spedizioni militari assai oltre verso l’Oriente. Tiglathpileser III per esempio, penetrò fin nel cuore della Media; Sargon, Asurbanipal abbracciarono coi loro imperi una parte estesissima dell’Asia. E non sembrerebbe irragionevole il supporre che la stessa tradizione caldea esagerando l’importanza di tali conquiste attribuisse agli assiri guerre in quasi tutta l’Asia, fino nelle Indie, e la sottomissione delle maggiori monarchie. Gli scrittori classici fecero correre Nabuccodonosor dall’estremo occidente, dalle colonne d’Ercole, alla Persia, all’India, alla Battriana. Siffatta è la sorte di tanti e tanti despoti del mondo orientale, Semira- mide compresa, alla cui glorificazione però i Greci trovarono materia nei racconti propagati dall’orgoglio nazionale caldeo.