Scene e descrizioni illustrate è una raccolta estremamente eterogenea di racconti, divagazioni di viaggio, riflessioni sulla natura e sui caratteri, tanto che si viene quasi ad immaginare di aver in mano un diario personale, indubbiamente interessante, di appunti e considerazioni.

Nella pagina dedicata all’opera (vedere link in basso) è disponibile la sinossi a cura di Claudia Pantanetti, Libera Biblioteca PG Terzi APS.

Dall’incipit del primo racconto I pitocchi:

Una donna d’apparenza alquanto strana, per chi la considerasse dietro certe idee poetiche e sentimentali sulle attitudini femminili, idee nelle quali forse taluno di soverchio si vezzeggia, stava ferma in piedi, appoggiata appena colla punta d’un gomito al muro, presso il campo di ss. Giovanni e Paolo in Venezia, la mattina d’un tal giorno, un po’ nebbioso, di settembre, volgono or ora pochi anni.
Alta e secca, vestiva in modo da cui facilmente trasparivano abitudini più che di disordine o di miseria: qualche cosa tradiva in quella donna la sua vita da zingara e da viziosa. Un fazzoletto a scacchi le fasciava la testa, annodandosele sulla fronte, e lasciando scappare torno torno alcune ciocche di capelli nerissimi, qual corta, qual lunga e d’una ineguaglianza, che dinotava chiome, chi sa mai per qual motivo, recise. Del resto un acconciamento bizzarro: uno sciallo vecchio, sbiadito le si incrociava sul petto, le si ingroppava sulla schiena, terminando in mille sbrendoli; una sottana logora assai, penzolante in tristissima guisa sopra due gambe magre, ma però coperte da calze pulite, per non dir candide, particolarità in vero straordinaria, e quasi di felice augurio. Con due calzari da uomo, abbottonati alle bande, là dove c’erano ancora i bottoni, calzari dalle suole spalancate come due bocche gridanti fame, finiva quella bella tenuta.

Scarica gratis: Scene e descrizioni illustrate di Luigia Codemo.