Pubblicato Storia della letteratura italiana del cav. Abate Girolamo Tiraboschi. Tomo I – Parte I: Dalla letteratura degli Etruschi fino alla morte di Augusto di Girolamo Tiraboschi.

Dall’incipit del libro:

Dopo che molte penne di valenti Italiani han tributato omaggio al sapere ed alle virtù di Girolamo Tiraboschi, non ardirei avventurarmi all’arringo medesimo, ove pur non mi vi sospignessero gli altrui impulsi autorevoli, e così l’opportunità di compiere al debito per me già contratto inverso la memoria sempre acerba e sempre onorata dell’insigne Defunto. E certo a pochissimi compete, siccome a lui, il diritto di vivere eternamente nella ricordanza de’ posteri, dappoichè egli consacrò in particolar modo il frutto de’ suoi pellegrini talenti, delle lunghe vigilie, della vasta sua dottrina alle glorie della nazionale letteratura, affaticandosi, ora a toglierne dall’obblivione i benemeriti coltivatori, ora ad assicurarne gli incliti nomi nel possedimento della immortalità. Bergamo, città feconda in ogni tempo di chiari ingegni, diede, correndo il decimottavo giorno di dicembre dell’anno mille settecento trentuno, i natali a Girolamo di Vincenzo Tiraboschi, e di Laura dello stesso cognome. Risplenderono in quello sin dai primi anni le doti più belle d’intendimento e di cuore, che, insiem congiunte, l’uomo costituiscono pienamente commendabile. Nella tenera età medesima, in cui grande suol essere la dissipazione, tenuissima la fermezza nello studio, apparve Girolamo affatto irreprensibile; nè fin d’allora gli ottimi genitori ebber dal figlio se non testimonianze di sommessione, di compostezza d’animo, e di cristiana pietà.